/https://www.ilsoftware.it/app/uploads/2023/05/img_22454.jpg)
Un buon numero di computer portatili che saranno immessi sul mercato entro la prima metà di quest’anno faranno uso di display 16:10 o 3:2. Si tratta di un cambiamento importante che certifica il progressivo allontanamento dell’industria dal rapporto d’aspetto 16:9.
Cos’è il rapporto d’aspetto o aspect ratio
Con rapporto d’aspetto si fa riferimento al rapporto matematico tra la larghezza e l’altezza (in quest’ordine) di un’immagine e in generale di uno schermo.
Uno schermo con una risoluzione di 500 x 500 pixel avrebbe rapporto d’aspetto 1:1.
Uno schermo 1080p ha una risoluzione di 1920 x 1080 pixel: pensate ai due valori come a una frazione. Semplificando numeratore e denominatore (rispettivamente 1920 e 1080) si può appunto ottenere 16:9.
I rapporti d’aspetto che si possono trovare sui notebook sono di solito 16:9, 3:2, 16:10 (notazione che viene utilizzata al posto di 8:5) e occasionalmente 4:3. 16:9 è l’opzione più comune e anche quella che offre la minore quantità di spazio in verticale rispetto a quella a disposizione in orizzontale.
Perché i notebook 16:10 e 3:2 saranno sempre più diffusi
Le critiche rivolte nei confronti dei display 16:9 derivano dal fatto che essi nascono soprattutto per i notebook che si sfruttano per visualizzare contenuti multimediali approfittando ad esempio dell’ampio ventaglio di offerte delle varie piattaforme di streaming.
Per le esigenze di tipo produttivo – ad esempio per lavorare sui documenti, per navigare sul web, per sviluppare,… – gli schermi più alti rappresentano una soluzione certamente migliore.
Se si fosse possessori di un portatile Windows piuttosto recente con buona probabilità lo schermo sarà 16:9 così come se si avesse un portatile gaming: non è usuale trovare pannelli con frequenza di refresh e rapporto d’aspetto elevati.
I Surface di Microsoft hanno utilizzato la soluzione 3:2 mentre gli ultimi modelli XPS 13 di Dell e i MacBook di Apple sono già 16:10.
Chi è abituato a usare uno schermo 16:9 e prova un PC dotato di display 16:10 o 3:2 probabilmente non tornerà più indietro: lo spazio sullo schermo può essere utilizzato in maniera efficiente e non si sarà più legati alla ridotta libertà di azione in verticale.
I seguenti sono alcuni esempi di notebook che sono stati presenti al CES 2021 e che abbandonano la soluzione 16:9:
- HP Elite Folio (1920 x 1280, 3:2)
- Dell Latitude 9420 2-in-1 (2560 x 1600, 16:10)
- Lenovo ThinkBook Plus Gen 2 (2560 x 1600, 16:10)
- Lenovo Legion 7 e Legion 5 Pro (2560 x 1600, 16:10)
- LG Gram 17 e Gram 16 (2650 x 1600, 16:10)
- Lenovo IdeaPad 5 Pro (2560 x 1600, 16:10)
- Lenovo ThinkPad X1 Titanium Yoga (2256 x 1504, 3:2)
- Lenovo ThinkPad X1 Carbon Gen 9 e X1 Yoga Gen 6 (fino a 3840 x 2400, 16:10)
- Lenovo ThinkPad X12 2-in-1 (1920 x 1280, 3:2)
- Asus ROG Flow X13 (fino a 3840 x 2400, 16:10)
È significativo che un gran numero di notebook top di gamma che saranno immessi sul mercato nel corso del 2021 avranno un display 16:10 o 3:2. La tendenza sembra essere questa e negli anni avvenire dovrebbe tendere a consolidarsi.