Microsoft non ha mai accantonato le sue ambizioni in ambito hardware. Sin dal suo insediamento alla guida dell’azienda, ormai dal lontano febbraio 2014, Satya Nadella aveva fatto presente che Microsoft si sarebbe concentrata su hardware ibridi con un elevato carico di innovazione.
Quanto realizzato con la gamma Surface è la conferma di qual è il solco sul quale si sta muovendo Microsoft. L’innovazione dovrà necessariamente passare per un’adesione più convinta alla piattaforma ARM e il recente rilascio del Mini PC Project Volterra ai soli sviluppatori ha un po’ il sapore di un’occasione mancata.
Microsoft starebbe pensando anche al lancio di una serie di PC Windows 11 a basso costo che l’utente può acquistare versando un piccolo contributo in denaro.
L’acquisto dei PC sarebbe sovvenzionato con l’esposizione di messaggi pubblicitari ed eventualmente anche la sottoscrizione del servizio Microsoft 365 che sostituirà Office che non esiste più.
L’indiscrezione è arrivata esaminando il testo di un’offerta di lavoro pubblicata sul sito ufficiale dell’azienda: Microsoft cerca un Principal Software Engineering Manager che lavorerà su “tecnologie Web e piattaforme innovative per prototipare ed esplorare nuove esperienze“.
Nella prima versione dell’annuncio, adesso modificato, si parlava dell’intenzione di Microsoft di elaborare un modello per produrre “PC a basso costo alimentati da pubblicità e abbonamenti“.
Inutile dire che sul Web si sono scatenati i commenti su questo specifico aspetto con tante critiche sulla volontà di Microsoft di creare uno o più PC “sovvenzionati” con la pubblicità.
Il pensiero va subito a un dispositivo come l’Amazon Fire Phone che avrebbe dovuto poggiare su un approccio simile ma che si è rivelato un fallimento commerciale.
Nell’interfaccia di Windows possono essere mostrati riferimenti pubblicitari: erano anche comparsi per errore in alcune installazioni di Windows 11 tanto che Microsoft si era affrettata a precisare che non sarebbero stati inseriti annunci pubblicitari in Esplora file.
È lecito ipotizzare, tuttavia, che l’idea di PC a basso costo potrebbe fare perno su Windows 365 ovvero sulla piattaforma cloud di Microsoft che permette di utilizzare il sistema operativo e le altre applicazioni “in streaming”. Ecco perché il PC sarebbe a basso costo: perché l’hardware richiesto per interagire con programmi che sono offerti attraverso la rete Internet sarebbe davvero modesto.
Il sistema diventa un thin client ovvero un client dotato di risorse minime destinato a interagire in una configurazione client-server con una macchina remota che invece esegue tutte le elaborazioni più pesanti.