Lenovo è uno dei produttori che hanno fatto maggiori investimenti nell’ottica dell’ecosostenibilità dei suoi prodotti. Realizzare dispositivi dal ridotto impatto ambientale significa anche progettarli in maniera tale che possano essere facilmente riparati. L’idea è quella di interrompere il circolo vizioso che ha contraddistinto, fino ad oggi, il mercato tecnologico: se un prodotto non funziona più, lo si abbandona; il consumatore ne acquisterà uno nuovo e contribuirà a far crescere il mercato. Uno schema sbagliato e controproducente che ha portato e porta ancora oggi a far aumentare il volume dei rifiuti RAEE anno dopo anno. Luca Rossi, vice presidente esecutivo e presidente dell’Intelligent Devices Group, annuncia che i PC Lenovo saranno sempre più facilmente riparabili.
Salendo sul palco del Canalys EMEA Forum 2023, Rossi ha spiegato che Lenovo si è impegnata a perseguire una politica di emissioni zero entro il 2050 e le riflessioni sulla componentistica hardware usata nei suoi prodotti sono parte integrante della formula che permetterà di raggiungere l’obiettivo prefisso. I nuovi piani fanno il paio con l’impegno di Lenovo per venire incontro alle necessità di chi acquista PC per la propria professione.
La maggior parte dei PC Lenovo sarà riparabile nel giro di qualche anno
Lasciamo da parte i PC desktop, sui quali storicamente c’è sempre stato ampio margine di manovra. Tutto quello che è portatile, ultracompatto oppure all-in-one, può soffrire di problemi di design tali da rendere più o meno difficoltosa (se non addirittura impossibile, in alcuni casi) la riparazione dei dispositivi stessi. Lo sanno bene gli esperti di iFixit, per esempio, che da anni pubblicano un indice di riparabilità per la maggior parte dei prodotti disponibili sul mercato. Di recente, ad esempio, iFixit ha penalizzato gli Apple iPhone 14 definendoli molto difficili da riparare.
Rossi ha annunciato che entro il 2025 l’80% dei dispositivi a marchio Lenovo sarà riparabile presso il cliente, dal cliente o tramite il canale. Il manager Lenovo utilizza l’espressione design for serviceability, a sottolineare l’approccio di progettazione adottato dalla sua azienda che pone un’attenzione particolare sulla facilità e l’efficienza con cui ciascun prodotto può essere aggiornato, riparato e sottoposto a manutenzione.
Allo stesso tempo, si spiega ancora da Lenovo, l’80% delle parti riparate sarà a sua volta reso nuovamente operativo in modo da ridurre significativamente l’impatto ambientale e promuovere il concetto di economia circolare.
Già oggi, Lenovo vanta buone referenze per quanto riguarda la riparabilità dei suoi dispositivi. Sempre iFixit ha assegnato al portatile ThinkPad T14 Gen 3 un indice di riparabilità pari a 7 punti su 10. Un giudizio eccellente se si pensa che solo il computer modulare Framework 13 ha ottenuto il massimo dei voti.
La Commissione Europea, d’altra parte, ha iniziato ad aggiornare le norme UE per garantire che i consumatori siano meglio informati sulla durata e sulla riparabilità dei dispositivi tecnologici che acquistano. Le nuova normativa dovrebbe essere definita entro giugno 2024.