A partire del mese di Novembre prossimo, i servizi Hotmail e MSN di Microsoft segnaleranno come possibile spam tutti quei messaggi che non includono la speciale tag “Sender ID”. Si tratta di una specifica che permette di verificare l’autenticità di un’e-mail accertando la validità del server tramite il quale il messaggio è stato spedito.
Sebbene l’iniziativa sia sicuramente lodevole, la notizia renderà ancor più aspra la diatriba sulle modalità da adottare per combattere lo spam. Da più parti, infatti, si fa notare come il sistema basato sul “Sender ID”, che ha in sé anche tecnologia Microsoft, non sia uno standard universalmente accettato ed abbia ancora diverse imperfezioni. Inoltre, ci sono tecnlogie in diretta competizione come, ad esempio, DomainKeys di Yahoo.
Trend Micro, che ultimamente ha lavorato molton su soluzioni antispam, ha dichiarato come Microsoft sia forzando l’industria a far propria una tecnologia ancora incompleta e non riconoscita come standard.
L’uso del “Sender ID” implicherebbe l’obbligo, da parte di ISP ed aziende, di pubblicare il cosiddetto SPF (Sender Policy Framework) che registra l’identità dei vari server di posta. Microsoft ha dichiarato che al momento circa 1 milione di domini sta pubblicando i registri SPF valore che però risulta ancora assai lontano dai 71,4 milioni di domini presenti in tutto il mondo (il dato è riferito alla fine dello scorso anno). Purtuttavia, va rilevato come alcune “colossi” mondiali come AOL abbiano già adottato il “Sender ID”: secondo MessageLabs circa il 30% delle e-mail oggi in circolazione riporterebbero il “Sender ID”.
Microsoft combatterà lo spam con il "Sender ID"
A partire del mese di Novembre prossimo, i servizi Hotmail e MSN di Microsoft segnaleranno come possibile spam tutti quei messaggi che non includono la speciale tag "Sender ID".