Partirà dall'Asia il nuovo protocollo IPv6?

In Cina, Corea e Giappone gli indirizzi IP rimasti a disposizione per nuove assegnazioni stanno ormai scarseggiando.
Partirà dall'Asia il nuovo protocollo IPv6?

In Cina, Corea e Giappone gli indirizzi IP rimasti a disposizione per nuove assegnazioni stanno ormai scarseggiando. Solamente in Cina vivono circa 1,3 bilioni di persone mentre gli indirizzi IP disponibili sono ad oggi sono 22 milioni. L’anno scorso 17 milioni di persone si collegavano via Internet mentre si stima che nel 2007 saranno 60 milioni.
Proprio per questo motivo sembra che il lancio ufficiale e l’utilizzo di massa del nuovo protocollo IPv6 dovrebbe essere sempre più vicino. Sarà quindi probabilmente proprio l’Asia a far uso in modo massiccio di IPv6.
Ricordiamo che IPv6 è il nuovo protocollo che dovrebbe presto sostituire l’ormai obsoleto IPv4. Venti anni fa, i 4 bilioni di indirizzi IP che l’attuale protocollo IPv4 (Internet Protocol version 4) mette a disposizione sembravano un’enormità per il numero di utenti e per i servizi di allora. Alcuni Paesi e certe organizzazioni “acquistarono”, allora, per sé un numero esorbitante di indirizzi IP. IPv6 permette di avere a disposizione un numero più elevato di IP da destinare a tutti i vari servizi in Rete in modo da sopportare la richiesta crescente di nuovi indirizzi.
Proprio Microsoft aveva già cominciato ad integrare, proprio a partire da Windows XP, il supporto per IPv6 (per maggiori informazioni fate riferimento a questa pagina; informazioni sull’installazione di IPv6 in Windows XP).
Per ora, quindi, Microsoft, con un suo articolo pubblicato nella Knowledge Base, conferma l’impossibilità per il firewall incluso in Windows XP ed in Windows Server 2003 di filtrare il traffico IPv6 (ved. questa pagina).

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