“Parallels sta utilizzando, all’interno dei propri prodotti, alcune librerie di Wine, distribuite sotto licenza LGPL”. E’ questo ciò che hanno affermato i membri del team di sviluppo del celeberrimo software il cui obiettivo consiste nel facilitare l’esecuzione in ambiente Linux di software concepiti espressamente per Windows.
Parallels, divisione di SWSoft, è un’azienda statunitense particolarmente attiva nelle soluzioni per la virtualizzazione conosciuta soprattutto per le soluzioni destinate agli utenti Mac.
Secondo Wine, Parallels avrebbe utilizzato diverse librerie per migliorare il supporto dell’accelerazione 3D su Macintosh così da effettuare una conversione da DirectX ad OpenGL.
Da Wine è quindi arrivata la richiesta di mettere a disposizione l’intero codice sorgente modificato. Dopo alcuni giorni di attesa (il responsabile per le comunicazioni di Parallels, Benjamin Rudolph, ha giustificato l’apparente ritard parlando di un’incomprensione ingeneratasi tra gli ingegneri della società e quelli del progetto Wine), Parallels ha provveduto ad soddisfare la richiesta. Sul sito di Wine si conferma la ricezione del materiale trasmesso da Parallels osservando che il codice modificato sembrerebbe risultare quantitativamente limitato. A conclusione della nota, viene osservato come gli esperti di Wine debbano ancora verificare se i sorgenti inviati siano quelli effettivamente usati nel prodotto Parallels Desktop per Mac.
Rudolph ha comunque voluto ricordare che la sua azienda è stata la prima a realizzare una soluzione per la virtualizzazione Linux ed ha sempre spalleggiato la filosofia opensource aggiungendo rimarcando come abbia sempre riposto il massimo sforzo nel collaborare con i vari partner.
Parallels invia a Wine il codice modificato
"Parallels sta utilizzando, all'interno dei propri prodotti, alcune librerie di Wine, distribuite sotto licenza LGPL".