Skype ed eBay hanno raggiunto un accordo con Joltid. Lo comunicano ufficialmente le società che pongono così fine ad una controversia legale che le vedeva contrapposte.
A metà settembre i creatori iniziali di Skype – Janus Friis e Niklas Zennström – avevano intentato una causa nei confronti di eBay, colosso delle aste online che circa quattro anni prima, con una manovra da 2,6 miliardi di dollari, aveva fatto proprio il network Skype per poi rivenderne, di recente, il 65% ad un gruppo di investitori privati.
La lite avrebbe potuto mettere a repentaglio l’accordo, del valore di circa 1,9 miliardi di dollari, stretto tra eBay e la “cordata” di investitori formata da Silver Lake, Index Ventures, Andreessen Horowitz, e Canada Pension Plan Investment Board (CPPIB). Quando eBay comprò Skype l’accordo non comprendeva anche la tecnologia utilizzata per “far funzionare” il servizio VoIP che è rimasta proprietà di Joltid, una società fondata da Zennström e Friis.
L’accordo di quest’oggi riporta il sereno e di fatto dà il via libera alla vendita avviata da eBay.
Josh Silverman, presidente di Skype, ha voluto esprimere la sua soddisfazione a proposito dell’intesa appena raggiunta. “L’accordo avrà conseguenze estremamente positive sul futuro di Skype”, scrive Silverman che enumera tre aspetti principali. In primis, Skype (e quindi eBay) deterrà tutti i diritti sulla tecnologia utilizzata per “far funzionare” il client VoIP; in secondo luogo viene posta fine all’azione legale sollevata nei confronti di Skype, eBay e della cordata di nuovi investitori: ci si potrà così esclusivamente concetrare sul miglioramento delle funzionalità del programma; Zennström e Friis – entreranno nuovamente a far parte del gruppo di investitori ed avranno un quota societaria pari al 14% a fronte di un significativo aumento di capitale.
Il gruppo di investitori capeggiato da Silver Lake deterrà il 56% di Skype mentre eBay manterrà nel suo portafoglio il rimanente 30%. La società che ha fatto delle aste online il proprio business principale, riceverà una somma in contanti pari a circa 1,9 miliardi di dollari – così come stabilito inizialmente – oltre ad un importo accessorio pari a 125 milioni di dollari.
L’accordo, destinato a portare il valore di Skype a 2,75 miliardi di dollari, dovrebbe concludersi entro la fine di quest’anno.