Utilizzato come alternativa a POP3, il protocollo IMAP offre numerosi benefici per chi desidera accedere alla propria casella di posta elettronica da diversi dispositivi. Si tratta di uno standard estremamente più flessibile rispetto a POP: più utenti possono infatti collegarsi alla medesima casella di posta ed i cambiamenti effettuati da ciascuno di essi sono immediatamente registrati. IMAP permette di accedere a singole parti di uno stesso messaggio (ad esempio recuperare solo specifici allegati), consente di effettuare ricerche, di consultare gli attributi assegnati al messaggio sul server di posta.
Diversamente dalla connessione instaurata per opera del protocollo POP, con IMAP è come se si “esplorasse” un’unità di rete, con un collegamento sempre attivo: ogniqualvolta si decide di aprire un messaggio di posta con IMAP, l’e-mail viene mostrata mentre è ancora memorizzata sul server, in una sorta di modalità “live”.
Nonostante “l’utente medio” tipicamente faccia uso delle webmail per inviare e ricevere posta elettronica, sono in molti a prediligere la gestione delle e-mail attraverso un client di tipo tradizionale, sia esso installato su un computer desktop, su un notebook oppure un dispositivo mobile quale può essere uno smartphone od un tablet.
Mentre tutti i principali client di posta elettronica sono compatibili IMAP, non tutti i fornitori di posta permettono di gestire le e-mail utilizzando il protocollo IMAP.
Mentre, ad esempio, Google già consente da tempo l’utilizzo di IMAP con il suo servizio Gmail (Configurare Gmail ed usare l’account al meglio), all’appello mancava Microsoft.
Con una nota ufficiale, pubblicata quest’oggi, Microsoft ha annunciato l’integrazione per il supporto IMAP in Outlook.com. Pur puntando molto sul suo protocollo Exchange ActiveSync (EAS), i tecnici di Microsoft hanno voluto ampliare ulteriormente le caratteristiche del servizio Outlook.com adeguandole a quelle della concorrenza.
Outlook.com si apre anche all’utilizzo del protocollo OAuth, un noto standard aperto utilizzato dagli sviluppatori per interfacciarsi con dati personali o sensibili.