Oracle ha annunciato la disponibilità della versione finale di VirtualBox 3.2.0, apprezzatisimo software per la virtualizzazione il cui codice sorgente viene distribuito sotto licenza GNU GPLv2 (General Public License v2).
Si tratta del primo rilascio di VirtualBox che avviene sotto “l’egida” di Oracle, dopo l’acquisizione di Sun Microsystems conclusasi a fine gennaio 2010. La nuova versione del prodotto, rinominato in Oracle VM VirtualBox, porta con sé molteplici novità come d’altronde accade nel caso di qualunque “major release“.
VirtualBox 3.2, innanzi tutto, aggiunge il supporto per diversi processori di ultima generazione come i Core i5, i7 e gli Xeon 5600 di Intel ed integra un sottosistema di I/O per la memorizzazione dei dati completamente rivisto capace di garantire alte prestazioni durante la lettura e la scrittura delle informazioni senza introdurre problemi legati all’integrità delle stesse. Grazie al cosiddetto “in-hypervisor networking“, inoltre, VirtualBox 3.2 può godere di una “troughput” migliorato, per quanto riguarda le comunicazioni di rete, che garantisce performance superiori del 25% rispetto alle precedenti versioni del programma.
La funzionalità RDP, acronimo di Remote Display Protocol, consente di utilizzare l’accelerazione video mantenendo contenute le risorse computazionali aggiuntive che sono richieste. In questo modo RDP può essere impiegata anche quando si hanno in esecuzione, contemporanamente, più macchine virtuali.
A partire da questa versione, VirtualBox consente all’utente di modificare dinamicamente, mentre la macchina virtuale è in esecuzione, alcune sue caratteristiche (aggiunta di CPU o modifica del quantitativo di memoria RAM utilizzato). Il meccanismo chiamato “memory balooning” permette invece di “girare” parte della memoria destinata ad un sistema “guest” ad altre macchine virtuali. Una funzionalità in grado di ottimizzare le prestazioni sui server ove vengono virtualizzati simultaneamente molti sistemi.
Tra i nuovi sistemi operativi supportati da VirtualBox 3.2, ci sono Ubuntu 10.04 LTS, Oracle Enterprise Linux 5.5 ed addirittura Mac OS X (su piattaforma “host” Apple, il software di Oracle consente di eseguire una macchina virtuale Mac OS X).
Oracle ricorda che l’utilizzo di VirtualBox è “libero” per tutti coloro che desiderano impiegare il programma per scopi personali. La società commercializza licenze per le imprese al costo di 50 dollari all’anno.
Oracle VM VirtualBox 3.2.0 è prelevabile, nella versione per sistemi “host” Windows, facendo riferimento a questa pagina. Le versioni del programma compatibili con Mac OS X, Linux e Solaris sono invece scaricabili da qui.