Oracle ha voluto invitare la Apache Software Foundation (ASF) che, nei giorni scorsi, aveva tuonato contro la società di Larry Ellison a rivedere la propria posizione altrimenti lo sviluppo di Java 7 potrebbe subire ulteriori ritardi. Attraverso le parole di Don Deutsch, vice president of standards and architecture, Oracle ha voluto esortare ASF a compiere un passo indietro tornando a collaborare con l’azienda guidata da Ellison e con la comunità.
La settimana scorsa, ASF aveva minacciato di uscire dal consiglio direttivo del progetto Java se Oracle continuasse ad imporre restrizioni sulla licenza d’uso del Technology Compatibility Kit (TCK) per Java SE (ved. questa notizia). TCK sono insiemi di test che consentono di mettere alla prova le varie implementazioni di Java. Essi consentono al programmatore di verificare la completa compatibilità con le specifiche Java: proprio sui test TCK, ASF ha più volte chiesto la completa rimozione delle restrizioni sul campo di utilizzo (field-of-use; FOU).
I vertici di ASF hanno poi spronato gli altri membri del JCP (Java Community Process) a bocciare la “roadmap” presentata da Oracle per Java 7 sintanto che le limitazione sulla licenza non venissero eliminate.
Secondo i responsabili di ASF, le limitazioni imposte da Oracle violerebbero gli accordi iniziali (Java Specification Participation Agreement, JSPA) ed è per questo motivo che il progetto Apache Harmony, un’implementazione indipendente, opensource di Java SE 5/6 non può dichiarare una vera e propria compatibilità con le specifiche Java.
La posizione di Oracle è diametralmente opposta: “Oracle mette a disposizione le licenze TCK fissando termini leali, ragionevoli e non discriminatori, coerenti con gli impegni assunti (JSPA)“, ha commentato Deutsch. La risposta di ASF è arrivata già in nottata: “la palla è vostra. Onorate i termini dell’accordo“.