Gli smartphone modulari non hanno avuto successo in passato. Oppo, azienda che in Italia ha fatto registrare un aumento di vendite dell’880% rispetto al 2019 diventando il quinto produttore per numero di smartphone venduti (Xiaomi seconda in Italia per numero di smartphone venduti. Perdono Huawei ed Apple), sta però pensando a un concetto nuovo.
Stando a quanto emerso in queste ore, gli ingegneri dell’azienda starebbero lavorando su un prototipo di telefono dotato di fotocamera rimovibile e riposizionabile.
Estraendo la fotocamera posteriore dal corpo dello smartphone questa potrà essere collegata esternamente mediante un cavetto USB-C e, ad esempio, utilizzata per scattare selfie con la massima risoluzione e qualità possibili, cosa impossibile con le tradizionali fotocamere frontali.
Il connettore USB posto sul modulo fotografico risulterà flessibile così da permettere agli utenti un libero posizionamento del dispositivo.
Oltre che con l’utilizzo di un cavo USB-C la fotocamera potrà essere impiegata a distanza stabilendo un collegamento via WiFi o Bluetooth.
Come nel caso di tutti i brevetti registrati dalle aziende, Oppo non è detto che presenti un prodotto commerciale con la nuova fotocamera estraibile. L’azienda ha infatti più volte abbandonato soluzioni innovative modificando via a via il design dei suoi smartphone.
La fotocamera pop-up dell’Oppo Find X è stata rimpiazzata con una soluzione più convenzionale nel Find X2 Pro.
Con il Find X3 Oppo ha annunciato il supporto per i 10 bit in tutti i componenti del dispositivo, dalla fotocamera al display.
La società sta investendo molto anche sul concetto di roll-up phone ovvero sui futuri dispositivi dotati di schermo estensibile e retrattile.
Per questi smartphone Oppo ha progettato una coppia di motori a rulli, una lastra di supporto che a schermo aperto si unisce per sostenerlo e un “cingolo” (warp track) che aiuta a migliorare la resistenza del display quando è sottoposto a flessione.