Con un annuncio ufficiale, Opera ha confermato che gli sviluppatori della società sono al lavoro per integrare la funzionalità VPN anche nell’app Android, già presente da tempo nella versione del browser destinata ai sistemi desktop.
Chi volesse provare la funzionalità può scaricare la versione “beta”, quindi ancora potenzialmente instabile, del browser Opera per Android, toccare l’icona del browser in basso a destra, scegliere Impostazioni quindi attivare l’opzione VPN.
Visitando ad esempio questa pagina si leggerà, nell’intestazione, il proprio indirizzo IP pubblico reale.
Scegliendo l’icona immediatamente a sinistra del logo di Opera, in calce alla schermata, quindi portandosi su Riservata e infine toccando “+”, effettuando il test con DNSStuff si potrà verificare che l’indirizzo IP pubblico è diverso da quello assegnato dal provider prescelto.
Toccando l’opzione VPN nelle impostazioni di Opera, si accede a un’ulteriore pagina di configurazione che consente di abilitare l’utilizzo della funzionalità per tutte le schede via a via aperte nel browser e quindi non solo per i siti aperti in modalità riservata (basta disattivare la casella Usa la VPN solo per le schede riservate ed eventualmente anche Escludi VPN per le ricerche).
Scegliendo Posizione virtuale, inoltre, è possibile lasciare scegliere a Opera VPN il miglior server di uscita da adoperare, in base alla propria posizione geografica, oppure richiedere soltanto l’utilizzo di server e quindi di IP pubblici europei, americani o asiatici.
Tutto bene? Solo a una prima occhiata. Opera VPN per Android è sostanzialmente l’equivalente per i dispositivi della stessa funzionalità offerta per i sistemi desktop.
Tecnicamente Opera VPN non è un vero e proprio servizio VPN ma un proxy: esso infatti utilizza HTTPS per crittografare i dati in transito ma non implementa nessuno dei protocolli per realizzare veri servizi VPN (vedere Reti VPN: differenze tra PPTP, L2TP IPSec e OpenVPN).
L’IP pubblico dell’utente, attivando Opera VPN, viene quindi correttamente modificato ma i dati non transitano attraverso un tunnel cifrato come nel caso di una vera VPN.
Si tratta di un servizio, quello di Opera, per utenti interessati a modificare occasionalmente la propria posizione geografica – per le finalità più disparate – o determinati a non rivelare il proprio IP pubblico. Ma non abbiamo a che fare con una VPN.
D’altra parte, se si trattasse di una vera VPN lo segnalerebbe anche Android stesso mostrando l’icona di una piccola chiave nell’area delle notifiche: i dati che transitano attraverso il proxy sono solo quelli scambiati con il browser e non utilizzando sistema operativo e le altre app installate.
Ricordiamo che lo scorso anno Opera aveva ritirato definitivamente la sua app Android e iOS che si comportava come VPN: La VPN gratuita di Opera non è più disponibile né su Android né su iOS.
Le performance complessive, inoltre, continuano a non convincere; è permesso l’utilizzo di servizi come Netflix ma non BitTorrent ad esempio (anche se non è il caso dei device mobili). Opera assicura di non mantenere i log delle attività svolte in rete dagli utenti.
Nell’articolo Come navigare in sicurezza su rete WiFi pubblica o non protetta abbiamo pubblicato quelli che secondo noi sono i migliori suggerimenti per navigare in sicurezza e usare vere e proprie VPN.