Opera ha rilasciato quest’oggi l’undicesima versione del suo browser web. Apprezzatissima in ambito “mobile” è sicuramente la versione compatta del “navigatore” della società norvegese (“Opera Mini“) anche se in questi mesi il lavoro è proseguito alacremente sulla versione desktop del prodotto. Opera 11, oggi al debutto, ha guadagnato una maggiore stabilità rispetto alle versioni beta che si sono susseguite nel tempo introducendo tutta una serie di funzionalità aggiuntive. Innanzi tutto, l’undicesima versione di Opera si arricchisce del supporto per le estensioni: un’API di dimensioni molto ridotte consente agli sviluppatori di ampliare le caratteristiche del browser come avviene, ad esempio, da anni, in Mozilla Firefox oppure in altri prodotti concorrenti. A titolo esemplificativo, nell’apposita area del sito di Opera sono già pubblicate decine di estensioni, tutte scaricabili con un semplice clic (hanno estensione .oex
ovvero Opera Extension). Le duecento estensioni disponibili per Opera sono ancora un numero limitatissimo rispetto a quelle offerte, ad esempio, nel caso di Mozilla Firefox ma sono comunque cresciute rapidamente a partire dal rilascio della prima “alpha” di Opera 11 lo scorso ottobre.
Uno dei portavoce di Opera ha chiarito che la società intende mantenere il tradizionale impianto basato sui widget supportando contemporaneamente l’utilizzo delle estensioni.
Le novità di Opera 11 riguardano anche l’interfaccia: ricalcando la funzionalità “Panorama” che farà ufficialmente mostra di sé in Firefox 4.0, il browser della software house norvegese provvede a raggruppare, sotto forma di miniatura, il contenuto delle varie schede aperte poco sotto la barra del menù. Per unire più schede in un solo gruppo, è sufficiente effettuare un’operazione di trascimento da una “tab” all’altra.
Dal punto di vista della sicurezza, Opera 11 introduce un nuovo meccanismo per segnalare all’utente quei siti web che risultano completamente sicuri ed un sistema per il caricamento “on demand” dei plugin sviluppati da terze parti. Il browser di Opera provvede a caricare plugin quali Flash Player, QuickTime, Silverlight solo al momento dell’effettivo utilizzo sveltendo così la visualizzazione delle pagine web e mitigando eventuali problemi di sicurezza derivanti dall’uso di versioni non aggiornate dei medesimi plugin. I tecnici di Opera dichiarano di aver così reso il browser il 30% più veloce.
Le cosiddette mouse gestures consentono, cliccando con il tasto destro su qualunque pagina web, dei controlli aggiuntivi per la “navigazione” facilitata tra schede e siti. Il video seguente chiarisce il concetto:
Opera 11 fa proprie diverse specifiche di HTML5, non ancora ufficialmente approvato come standard, ed è facile prevedere che il supporto sarà esteso non appena verranno rilasciate le prossime release “minori” del browser.