![OpenAI stringe il suo più grande accordo di sempre nell'ambito dell'istruzione OpenAI stringe il suo più grande accordo di sempre nell'ambito dell'istruzione](https://cdn.ilsoftware.it/MfbsuIfPOSstWqZKB_Huh_NiWpM=/1120x700/filters:format(webp)/https://www.ilsoftware.it/app/uploads/2024/02/openai-API-modello-pagamento.jpg)
Negli scorsi giorni OpenAI ha annunciato un nuovo progetto che coinvolge la California State University e un numero complessivo di 460.000 studenti sparsi in 23 campus.
Secondo quanto riportato da Reuters, la compagnia ha presentato una versione di ChatGPT specificatamente pensata per l’istruzione, in grado di ricoprire il ruolo di “insegnante virtuale”. Allo stesso tempo, il modello AI dovrebbe diventare utile per i professori in carne e ossa, andando a svolgere attività amministrative e alleggerendo il loro lavoro.
Questo progetto, sebbene di una portata senza precedenti, non è una novità assoluta per OpenAI. La startup ha infatti iniziato a integrare ChatGPT nei contesti educativi già nel 2023, nonostante le preoccupazioni iniziali riguardanti potenziali abusi degli utenti più giovani. Tuttavia, dopo alcune prove pratiche, gli istituti sembrano aver compreso come l’AI rappresenti anche una enorme potenzialità per studenti e insegnanti.
Il progetto di OpenAI coinvolgerà ben 460.000 studenti americani: una nuova era per AI e istruzione
Il progetto prenderà il via ufficialmente a maggio 2024, andando a sostituire alcuni istituti che, fino a questo momento, si sono affidati a ChatGPT Enterprise.
Questo accordo rappresenta uno snodo importante per la storia di OpenAI, rappresentando il più grande impegno nel contesto scolastico. D’altro canto, il mercato dell’educazione è ormai diventata una priorità per chi lavora nel contesto dei modelli AI. Google, per esempio, ha investito ben 120 milioni di dollari per programmi educativi legati all’AI, proponendo Gemini in diversi istituti.
Sebbene non manchino abusi, con studenti che sfruttano questa tecnologia per “copiare i compiti”, vi sono anche ampi margini di utilizzi corretti. Con adeguate competenze da parte del personale e i giusti guardrails, la scuola può diventare uno dei principali ambiti in cui l’AI può svilupparsi e prosperare.