Secondo quanto sostenuto da Sam Altman, CEO di OpenAI, la compagnia sta perdendo denaro a causa del suo piano ChatGPT Pro da 200 dollari al mese.
Il motivo di questa situazione, a quanto pare, sarebbe un utilizzo considerato eccessivo dell’AI da parte degli utenti. Su X, Altman ha affermato di aver scelto in prima persona il prezzo, convinto che avrebbe reso una quantità adeguata di denaro alla startup. OpenAI ha lanciato ChatGPT Pro alla fine del 2025, offrendo svariati vantaggi, tra cui l’aumento dei limiti di velocità per diversi strumenti dell’azienda, incluso il nuovo generatore video Sora.
Nel complesso, l’operato di OpenAI non sta portando ai guadagni sperati: nonostante la raccolta di circa 20 miliardi di dollari, il 2024 si è chiuso con una perdita complessiva di 5 miliardi.
Con ChatGPT Pro da 200 dollari OpenAI in perdita: ecco come cambiare rotta
D’altro canto, le spese che la startup deve affrontare sono enormi. Si parla di costi legati al personale, all’affitto degli uffici, a tutta l’infrastruttura per addestrare l’AI. Secondo una stima che appare alquanto accurata, mantenere ChatGPT costa a OpenAI circa 700.000 dollari al giorno.
Non per niente, recentemente la compagnia ha ammesso di aver necessità di “Più capitale di quanto immaginasse“, preparandosi a una profonda ristrutturazione aziendale per attrarre nuovi investimenti, per rendere sostenibile il progetto nel tempo. Per raggiungere la redditività, sembra quasi logico OpenAI cercherà nel breve-medio termine aumentare il prezzo dei vari livelli di abbonamento.
Nonostante questo momento di stallo, Altman e i vertici della startup restano ottimisti. Con questo ritmo di crescita, i ricavi raggiungeranno i 100 miliardi di dollari nel 2029. Per comprendere questo numero in modo concreto, è il giro d’affari annuo di un colosso alimentare come Nestlé.