OpenAI risponde alle accuse di Elon Musk: ChatGPT è sicuro

Elon Musk critica l'accordo tra Apple e OpenAI ritenendo che quest'ultima sia un'azienda inaffidabile. È subito arrivata la risposta di Mira Murati.

All’annuncio di Apple Intelligence e all’integrazione di ChatGPT nei sistemi operativi dell’azienda di Cupertino ha fatto seguito un commento di Elon Musk che, per ovvi motivi, non è passato inosservato. Il noto imprenditore ha infatti immediatamente condannato la stretta di mano tra Apple e OpenAI, ritenendo che questa collaborazione possa mettere a rischio la privacy e la sicurezza di chi utilizza iPhone, iPad e Mac.

Il botta e risposta tra Musk e OpenAI

Nel post al vetriolo di Musk si legge che è “assurdo che Apple non sia stata capace di creare la propria intelligenza artificiale ma che allo stesso tempo sia in qualche modo in grado di garantire che OpenAI protegga la privacy e la sicurezza degli utenti“. Per il fondatore di Tesla, Tim Cook e soci si renderanno presto conto di aver consegnato dati ad una azienda inaffidabile. OpenAI, appunto.

Il post su X ha subito acceso le discussioni, con tantissimi utenti (tra cui molti volti noti del panorama tech, come Snazzy Labs) che fanno notare che provano a far notare a Musk quanto la sua invettiva sia basata… sul nulla. Sì perché il colosso di Cupertino ha spiegato, e anche in modo molto dettagliato, che Apple Intelligence è la sua intelligenza artificiale e che l’elaborazione delle richieste avviene in totale sicurezza, anche quando vengono impiegati i server (Private Cloud Compute).

Apple Intelligence - WWDC24

Per quanto riguarda poi l’integrazione di ChatGPT di OpenAI, Craig Federighi e gli altri del team AI hanno spiegato che l’utilizzo di questo bot è discrezionale e che non è dunque alla base del sistema Apple Intelligence. Insomma, è una risorsa in più, e se l’utente vuole, può usare il modello di OpenAI.

Tutta questa parte della presentazione di Apple Intelligence, fanno notare nei commenti, deve essere dunque sfuggita a Musk, che ha addirittura annunciato che vieterà l’uso degli iPhone negli uffici Tesla.

Le accuse sono ovviamente giunte alle orecchie di chi è alla guida di OpenAI. A tal proposito, la risposta della CTO Mira Murati è arrivata sul palco di un evento organizzato da Fortune. «Questa è la sua opinione, io ovviamente non la penso così. […] Abbiamo a cuore la privacy dei nostri utenti e la sicurezza dei nostri prodotti. […]  Stiamo cercando di essere trasparenti il più possibile con il pubblico, […] il rischio maggiore è che le parti interessante fraintendano questa tecnologia», ha dichiarato Murati.

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