OpenAI rilancia: produrrà chip per l'intelligenza artificiale con Broadcom

L'azienda che ha inventato ChatGPT e i sottostanti modelli generativi basati sull'intelligenza artificiale alla ricerca di partnership per realizzare i propri chip e ridurre la dipendenza da NVIDIA. La prima collaborazione potrebbe essere avviata con Broadcom.

OpenAI sta esplorando nuove collaborazioni con aziende impegnate nella progettazione e realizzazione di semiconduttori. L’obiettivo è quello di sviluppare chip innovativi per sostenere i carichi di lavoro legati all’intelligenza artificiale, riducendo allo stesso tempo la dipendenza dalle soluzioni NVIDIA.

Attualmente, NVIDIA detiene la maggior parte del mercato dei semiconduttori per l’IA, con una quota del 98% nel settore delle GPU per data center . Sotto la guida del CEO Sam Altman, OpenAI sta cercando di diversificare i propri fornitori hardware per migliorare l’autonomia e supportare meglio le attività presenti e future.

Alleanza in vista tra OpenAI e Broadcom per realizzare chip IA

L’azienda che per prima ha rivoluzionato al mondo dell’intelligenza artificiale democratizzando l’accesso ai moderni modelli generativi, sembra abbia scelto Broadcom come partner.

Le trattative tra OpenAI e Broadcom sono ancora nelle fasi iniziali ma l’obiettivo è impegnarsi in modo crescente per lo sviluppo di soluzioni hardware interne.

Parallelamente rispetto a Broadcom, OpenAI sta dialogano con l’industria nel suo complesso. “Siamo in discussione con i principali designer di chip, produttori, sviluppatori di data center fisici e altri soggetti al fine di sviluppare l’accesso all’infrastruttura necessaria per rendere i benefici dell’IA ampiamente disponibili“, ha dichiarato un portavoce OpenAI al Financial Times.

L’azienda di Altman sta anche assumendo ex ingegneri Google che hanno lavorato sul processore Tensor, integrato negli smartphone Pixel.

Le prestazioni dei chip e l’approvvigionamento energetico sono fattori limitanti nello sviluppo dell’IA: OpenAI sta cercando di affrontare queste sfide. L’obiettivo finale è sviluppare un’intelligenza generale artificiale (AGI) che superi le capacità cognitive umane. Le ambizioni di OpenAI sono alte e la società ha bisogno di enormi finanziamenti per competere con le capacità tecnologiche di NVIDIA. Anche se Microsoft ha investito 13 miliardi di dollari in OpenAI, saranno verosimilmente necessari ulteriori finanziamenti esterni e partnership commerciali per colmare il divario.

Sebbene un’AGI sia ancora ben lungi dal diventare realtà, OpenAI cerca di creare un ecosistema hardware più diversificato e resiliente, in grado di supportare la crescente domanda di potenza di calcolo. E, allo stesso tempo, ridurre i consumi energetici rispetto a quelli evidenziati dalle IA attuali.

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