OpenAI: modifiche a regolamento di ChatGPT riguardo argomenti controversi

Argomenti controversi su ChatGPT, OpenAI modifica un documento di 187 pagine per risolvere una situazione complicata.
OpenAI: modifiche a regolamento di ChatGPT riguardo argomenti controversi

OpenAI ha profondamente rinnovato la sua documentazione di 187 pagine che tratta il rapporto tra ChatGPT e argomenti considerati controversi.

In termini pratici, gli utenti dovrebbero essere in grado di ottenere risposte anche su eventi e contesti che, di solito, il chatbot offre un punto di vista mainstream o si rifiuta in modo diretto di rispondere.

Nei documenti, si legge come OpenAI chiede a ChatGPT di non mentire, evitando affermazioni false o omettendo contesti importanti. Sebbene si tratti di un qualcosa di positivo a prima vista, la definizione di “contesto importante” resta alquanto astratta.

Di fatto, sebbene tutto ciò che è illegale venga rifiutato a priori dal chatbot, per esempio un’azienda di tabacco potrebbe chiedere di creare una campagna pubblicitaria, il tutto senza ricevere alcun giudizio o blocco di sorta.

ChatGPT e argomenti controversi: una situazione difficile da risolvere

Nei documenti si legge poi come l’AI dovrebbe cercare di “Rappresentare equamente punti di vista significativi da fonti affidabili senza imporre una posizione editoriale“. Anche in questo caso, sebbene si tratti di un testo apprezzabile, sembra difficile trovare un reale equilibrio. Di fatto, se l’obiettivo è quello di alleviare le accuse di parzialità e censura, OpenAI difficilmente raggiungerà il suo scopo.

I chatbot AI devono per loro stessa natura avere un punto di vista ottenuto attraverso l’addestramento e, in quanto tale, tenderà comunque sempre a fornire conversazioni con un minimo di parzialità. Quando ChatGPT sceglie di includere o escludere determinate informazioni, si tratta comunque di una decisione editoriale. OpenAI ha affermato che i cambiamenti saranno utili a dare agli utenti più controllo su come interagiscono con l’IA e non hanno considerazioni politiche.

Tutto ciò avviene a pochi giorni dal boom di DeepSeek e dei tanti dubbi riguardanti il comportamento dell’AI in questione quando viene interrogata rispetto a tematiche sensibili per il governo cinese.

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