Il CEO di NVIDIA, Jensen Huang, ha voluto suggellare l’impegno della sua azienda nel supportare le attività di OpenAI nel campo dell’intelligenza artificiale. Una foto pubblicata su Twitter (che riproponiamo anche in apertura e di seguito) vede il numero uno di NVIDIA accanto a Sam Altman e Greg Brockman, rispettivamente CEO e presidente di OpenAI.
Dinanzi a loro c’è un nuovo fiammante sistema DGX H200, un server basato su GPU Tensor Core H200 che rappresenta un notevole balzo prestazionale rispetto al predecessore. La GPU H200 basata su architettura Hopper integra infatti 141 GB di memoria con una banda passante di 4,8 TB/s contro gli 80 GB e i 3,3 TB/s di H100.
Presentandolo come la soluzione più avanzata, ad oggi disponibile, per sostenere i carichi di lavoro legati all’intelligenza artificiale, Huang ha autografato il supercomputer appena consegnato a OpenAI aggiungendo la frase “per far progredire l’IA, il computing e l’intera umanità“.
Una foto, quella di NVIDIA DGX H200, che riporta la mente al 2016 e all’analoga iniziativa che vide protagonista Elon Musk
Appena qualche settimana fa, il cofondatore di OpenAI, Elon Musk, polemizzava con l’azienda sostenendo come abbia rinnegato la vocazione aperta all’insegna della quale era nata. Nell’occasione, Musk ha pubblicato una foto storica, risalente al 2016, che ritraeva Huang consegnare il primo sistema DGX-1.
A distanza di 8 anni, un nuovo “scatto” immortala la nuova consegna di un supercomputer per l’IA. Non c’è però, ovviamente, Musk che se ne è andato da tempo sbattendo la porta. Tra le sue varie aziende, l’imprenditore ha fondato xAI come risposta diretta a OpenAI.
Ma il business è business. E Huang annota sul potente DGX H200 un messaggio che sembra, volutamente, richiamare quello che aveva scritto nel 2016 sul DGX-1. Per il CEO di NVIDIA, insomma, collaborare con OpenAI resta di importanza fondamentale.
Il tempo ci dirà se anche Musk riceverà a sua volta un supercomputer NVIDIA per sviluppare la prossima generazione del suo modello generativo Grok.