Questi sono mesi particolarmente turbolenti per OpenAI, azienda che, secondo le ultime, starebbe per abbandonare il modello non-profit per diventare di fatto una società a scopo di lucro. Non è chiaro se le cose siano strettamente collegate (le tempistiche sono abbastanza sospette), ma in queste ore la CTO Mira Murati ha annunciato di aver deciso di lasciare l’azienda.
Tre dirigenti lasciano OpenAI: c’è anche la CTO Mira Murati
La notizia è stata comunicata dalla stessa Murati tramite i suoi profili social. «Ho qualcosa da condividere con voi. Dopo averci riflettuto a lungo, ho preso la difficile decisione di lasciare OpenAI. […] Per ora, il mio obiettivo principale è fare tutto ciò che è in mio potere per garantire una transizione fluida», si legge su X. La sua partenza arriva quasi ad un anno di distanza dal “colpo di stato” che, come molti probabilmente ricorderanno, ha comportato il temporanea allontanamento del CEO Sam Altman. Mira Murati, nei suoi oltre sei anni in OpenAI, è stata responsabile del lancio di ChatGPT e DALL-E, due prodotti basati sull’intelligenza artificiale che hanno rivoluzionato il settore.
Oltre a Murati, altri due dirigenti hanno deciso di lasciare la società: Bob McGrew, responsabile della ricerca, e Barret Zoph, vicepresidente della ricerca. Questi addii sono stati commentati proprio dal sopracitato Sam Altman, secondo cui queste decisioni sarebbero state prese “indipendentemente l’uno dall’altro e amichevolmente”. È chiaro comunque che ai piani alti di OpenAI c’è molta instabilità. «I cambiamenti di leadership sono una parte naturale delle aziende, specialmente di quelle che crescono così rapidamente e sono così esigenti. […] Penso che le ragioni che Mira mi ha spiegato abbiano senso», si legge nella nota di Altman.
Ma cosa farà ora Murati? Probabilmente resterà nel campo dell’intelligenza artificiale, ma al momento non c’è alcuna notizia ufficiale a cui rifarsi. «Ho deciso di allontanarmi perché voglio ritagliarmi tempo e spazio per esplorare nuove opportunità», comunica la dirigente.