Saper padroneggiare i vari linguaggi di programmazione è la chiave di volta per sviluppare applicazioni e servizi che costituiscono la spina dorsale della “realtà digitale” in cui tutti noi viviamo quotidianamente.
Dimostrando gli enormi passi in avanti che sono stati compiuti nel mettere l’intelligenza artificiale a servizio dello sviluppo software OpenAI ha presentato Codex, una piattaforma che permette di realizzare applicazioni, anche piuttosto complesse, senza digitare una sola riga di codice.
Si può ad esempio chiedere a Codex di predisporre una pagina web con un menu di navigazione e una barra del titolo: la piattaforma penserà al resto.
Come si vede in questo video Codex viene utilizzato per realizzare un semplice videogioco basato sull’uso di CSS e JavaScript: si può chiedere di aggiungere un’immagine, far muovere più oggetti sullo schermo, permetterne il controllo da tastiera e mouse, valutare le collisioni e impostare una serie di azioni in risposta ai vari eventi.
GPT-3 è un software per l’elaborazione del linguaggio naturale che OpenAI ha sviluppato e che è già molto conosciuto e utilizzato.
La piattaforma Codex ne rappresenta un po’ il diretto discendente: per generare il codice richiesto dagli utenti interpreta il linguaggio naturale analizzando la semantica e combinando il codice recuperato da migliaia di fonti pubblicamente disponibili per generare applicazioni web articolate e completamente funzionanti.
A luglio GitHub (Microsoft) in collaborazione con OpenAI aveva presentato CoPilot, per generare codice con l’intelligenza artificiale.
OpenAI precisa però che quello era solamente l’inizio perché Codex estende enormemente i casi d’uso che diventano di fatto infiniti: la piattaforma capisce il compito che l’utente desidera venga eseguito ed elabora il codice affinché possa essere gestito nel modo più efficace ed efficiente possibile.
Codex riceve in ingresso le istruzioni dell’utente sotto forma di semplice testo; il codice generato dall’intelligenza artificiale può quindi essere usato per i propri progetti risparmiando tempo e diventando nettamente più produttivi. Ogni porzione di codice viene commentata con l’aggiunta dei riferimenti in linguaggio naturale così che l’utente possa sapere con chiarezza quale operazione viene eseguita a ogni singolo passaggio.
L’idea di Codex non è quella di sostituire il programmatore ma di offrire un approccio nuovo e innovativo che può essere sfruttato da parte di chiunque, anche da chi non ha particolari competenze in materia di sviluppo ma anche da coloro che vogliono ridurre i tempi evitando di dover scrivere sempre lo stesso codice nel caso di attività ripetitive e ricorrenti.
Per adesso Codex non è ancora aperto a tutti ma visitando questa pagina e cliccando su Join the Codex waitlist è possibile mettersi in coda per ricevere un invito a usare lo strumento non appena ciò sarà possibile.
Al momento Codex comprende inglese, tedesco, russo e giapponese ma in futuro potrebbe supportare direttamente le richieste inviate in italiano.
Gli interessati e i più curiosi possono assistere alla sessione dimostrativa su YouTube durante la quale i tecnici di OpenAI mostrano una serie di interessanti esempi pratici.