Dopo quasi due settimane di annunci, OpenAI ha voluto concludere in bellezza l’evento 12 Days of OpenAI. La compagnia ha infatti presentato il suo modello di nuova generazione, ovvero o3.
L’ultima “creatura” di OpenAI sarà disponibile dall’inizio del prossimo anno, dapprima per le aziende (a fine gennaio) e poi per gli utenti comuni, che avranno accesso a o3 nei giorni seguenti.
Come da copione, il nuovo modello si preannuncia come nettamente migliore dei suoi predecessori. In un test di matematica, per esempio, il nuovo o3 ha ottenuto un punteggio di accuratezza del 96,7% quando, nella stessa prova, il modello o1 ha raggiunto un più modesto 83,3%.
Anche con prove più impegnative la nuova AI si è però dimostrata sorprendente. Il benchmark ARC-AGI, capace di testare intuizione e apprendimento di un’AI, è stato brillantemente superato da o3, a conferma di come si tratti di una piattaforma a dir poco promettente. Dalla sua nascita nel 2019, nessuna AI aveva mai avuto la meglio su ARC-AGI finora.
o3 e o3-mini: OpenAI si dimostra ancora una volta la punta di diamante del settore
Per la presentazione del nuovo modello AI, OpenAI ha voluto svelare al pubblico anche o3-mini. Quest’ultimo si affida all’API Adaptive Thinking Time, anch’essa annunciata di recente dalla famosa startup.
Questa permette di gestire l’AI attraverso tre modalità di “ragionamento”, ovvero Bassa, Media o Alta. In parole povere, l’utente può scegliere per quanto tempo il modello può “pensare” per elaborare una risposta adeguata. Con tempistiche maggiori, l’output tende come da logica a risultare più accurato ed esaustivo.
Test alla mano o3-mini ha dimostrato capacità simili a o1, pur funzionando con un costo di calcolo nettamente inferiore. Come specificato al momento dell’annuncio o3-mini sarà disponibile in anticipo rispetto al modello base.