Nei giorni scorsi si è svolto un nuovo incontro tra i rappresentanti di Infratel Italia e Open Fiber con riferimento allo stato di avanzamento del Piano per la banda ultralarga (BUL) nelle aree bianche d’Italia.
La concessionaria Open Fiber (è chiamata “concessionaria” perché l’azienda ha vinto tutti i tre bandi indetti dal Ministero per realizzare la rete pubblica interamente in fibra ottica nelle aree del Paese dove altri operatori di telecomunicazioni non hanno mai investito) era stata al centro di qualche polemica, di recente, perché le venivano contestati risultati non in linea con quanto programmato: Banda ultralarga: i risultati conseguiti nelle aree bianche non sono soddisfacenti secondo Infratel.
Open Fiber ha giustificato lo stato di avanzamento dei lavori parlando delle difficoltà che sono state incontrate, soprattutto dal punto di vista burocratico per ciò che riguarda l’ottenimento dei necessari “via libera” da parte degli enti locali: Banda larga Open Fiber: cosa sono i PCN. Il piano di sviluppo fino al 2023.
Già prima delle contestazioni avanzate da Infratel, Open Fiber aveva messo in atto una serie di azioni correttive che hanno già dato i primi frutti e adesso, dopo la nuova riunione, l’operatore di telecomunicazioni compartecipato da Enel e Cassa Depositi e Prestiti fa un nuovo bilancio.
Open Fiber ha spiegato che i chilometri di infrastruttura interamente in fibra ottica realizzati al 31 agosto al fine dell’erogazione della connettività in modalità FTTH o FWA (nelle aree rurali) sono in linea con il piano presentato dall’azienda al Comitato per la Banda Ultra Larga (CoBUL).
Nonostante l’impatto dell’emergenza COVID-19, ha spiegato Open Fiber, il piano di realizzazione dell’infrastruttura di rete è in linea con quanto preventivato per il 2020. La velocità con la quale la rete Open Fiber viene estesa, inoltre, permetterà di raggiungere l’obiettivo entro fine anno al ritmo di 1.800 chilometri al mese.
Non solo. Secondo Open Fiber le documentazioni di fine lavori (“as built“) presentato al 31 agosto scorso sono state complessivamente 546 ovvero 15 in più rispetto a quanto previsto nel piano concordato con Infratel.
Gli operatori di telecomunicazioni partner di Open Fiber possono da oggi vendere i loro servizi in 730 comuni d’Italia nei quali sono presenti aree bianche. La commercializzazione dei servizi in banda ultralarga potrà avvenire in 369 casi in modalità FTTH, negli altri 361 in modalità FWA (Fixed Wireless Access).
Nell’articolo Banda larga Open Fiber: cosa sono i PCN. Il piano di sviluppo fino al 2023 abbiamo visto il ruolo dei PCN (Punto di Consegna Neutro) nella copertura di ampie zone geografiche.
La lista degli interventi Open Fiber eseguiti o in corso di esecuzione nelle aree bianche è disponibile cliccando qui scorrendo la pagina fino in fondo quindi cliccando su Scarica lista.