Open Fiber realizza a Milano il primo servizio di accesso in fibra a 10 Gbps simmetrici

In collaborazione con Fibra.City, Open Fiber conclude i primi test a Milano del servizio di accesso a banda ultralarga XGS-PON grazie al quale è possibile raggiungere i 10 Gbps durante il trasferimento dati in downstream e in upstream.

Nel presentare il suo network Open Fiber ha sempre parlato di una “rete a prova di futuro”. La rete alternativa rispetto a quella preesistente che l’azienda equamente compartecipata da Enel e Cassa Depositi e Prestiti sta realizzando in tutta Italia si basa sullo standard GPON (Gigabit-capable Passive Optical Networks): interamente realizzata in fibra ottica permette agli utenti di attivare servizi di connettività a banda ultralarga su architettura FTTH (Fiber-to-the-Home).

I portavoce di Open Fiber hanno sempre ribadito che l’evoluzione delle tecnologie per le reti di accesso ottiche PON vede l’aumento progressiva della banda per porta e della banda disponibile per cliente. Con GPON è possibile superare l’attuale limite di 1 Gbps simmetrico per arrivare a 2,5 Gbps in downstream e 1,25 Gbps.


I successivi passaggi prevedono l’adozione degli standard XG-PON (10 Gbps in downstream/2,5 Gbps in upstream), XGS-PON (10 Gbps in downstream/10 Gbps in upstream) e NG-PON2 (minimo 4×10 Gbps in downstream/2,5 Gbps in upstream).

In collaborazione con l’operatore Fibra.City, Open Fiber ha testato con successo a Milano il primo servizio di accesso a banda ultralarga XGS-PON (10 Gbps simmetrico per ciascun utente abbonato) grazie al quale è possibile raggiungere una velocità di trasferimento dati fino a 50-100 volte superiori rispetto alle migliori connessioni FTTC o 10 volte migliori rispetto alle FTTH 1 Gbps.

Abbattere il muro del Gigabit al secondo su una rete commerciale è motivo di grande orgoglio per noi“, ha dichiarato Elisabetta Ripa, amministratore delegato di Open Fiber, “perché raggiungiamo un nuovo importante primato nelle sperimentazioni broadband del mercato italiano. Questo traguardo dimostra ancora una volta che la nostra tecnologia FTTH (Fiber To The Home) è “future proof”, e sarà protagonista dello sviluppo digitale dei prossimi anni, abilitando servizi che hanno bisogno di sfruttare un’elevata larghezza di banda, come il video Ultra HD 4K/8K, il cloud gaming, la realtà virtuale e aumentata, la telemedicina, il Massive Internet of Things e la guida autonoma“.

I vantaggi derivanti dall’impiego della nuova dorsale ZION (Open Fiber, raggiunti i 400 Gbps sulla dorsale ZION: primo collegamento del genere in Italia) verranno così a breve posti nelle mani degli utenti finali.
Open Fiber dimostra così di poter supportare con la propria infrastruttura in fibra ottica la continua evoluzione dei servizi wholesale a banda ultralarga per le persone, smart cities e aziende, proponendosi inoltre come partner privilegiato per lo sviluppo delle future reti 5G.

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