Nelle cosiddette aree bianche, le zone più remote e meno popolose del Paese oggetto del Piano BUL (Banda Ultra Larga), Open Fiber opera come concessionario pubblico per la copertura in FTTH di oltre 6.000 comuni italiani. A fine settembre 2023, Open Fiber comunica di aver realizzato il 78% dell’infrastruttura e completato i lavori nel 74% dei comuni interessati (oltre 4.600 su circa 6.200), cablando in fibra ottica circa 5 milioni di unità immobiliari. Oggi l’azienda di proprietà di Cassa Depositi e Prestiti e Gruppo Macquarie, ha presentato Open Fiber RealCity, una soluzione che velocizzerà lo sviluppo dei progetti in fibra ottica grazie anche a un’attività di pianificazione molto più precisa.
Lo stato di avanzamento dei lavori Open Fiber
Operatore wholesale alle prese con la realizzazione di una rete completamente in fibra ottica, Open Fiber non è impegnata solamente sulla copertura delle aree bianche (dove fino ad oggi nessuna azienda di telecomunicazioni aveva svolto lavori di adeguamento delle infrastrutture). L’azienda si è infatti aggiudicata 8 lotti (su un totale di 9 regioni) del Piano Italia 1 Giga: si tratta di un nuovo investimento statale per raggiungere con la fibra ottica a 1 Gbps o più le aree grigie e nere del Paese (dove ad oggi e fino al 2026 non sono e non saranno disponibili almeno 300 Mbps in downstream). Con il Piano Italia 1 Giga, il Governo intende anticipare al 2026 gli obiettivi di connettività Gigabit fissati dall’Europa al 2026 (Digital Compass).
In occasione dell’assemblea nazionale Anci, svoltasi il 25 ottobre, i rappresentanti di Open Fiber hanno illustrato agli amministratori locali le attività del Piano Italia 1 Giga e i dettagli di una convenzione sottoscritta dagli operatori attivi nei piani di sviluppo digitale finanziati dal PNRR (Italia 1 Giga e Italia 5G). L’intesa, che coinvolge Anci, Dipartimento per la Trasformazione Digitale e Infratel Italia, prevede accordi operativi che regoleranno il processo di realizzazione delle infrastrutture a livello territoriale, garantendo una realizzazione più celere dei progetti.
Cos’è Open Fiber Realcity e come funziona
Con il preciso obiettivo di snellire la realizzazione delle infrastrutture in fibra ottica FTTH (Fiber-to-the-Home), Open Fiber ha inoltre presentato Realcity, una piattaforma software grazie alla quale è possibile navigare un modello tridimensionale e reale del territorio, effettuando misurazioni e rilievi da remoto. Open Fiber Realcity rende la fase progettuale più rapida, efficiente e sostenibile grazie alla generazione di una sorta di Gemello Digitale (Digital Twin) delle città e dei piccoli comuni da cablare.
Portare una rete realizzata completamente in fibra ottica in tutto il Paese è un’operazione che richiede diverse fasi. Tra questa una delle più importanti e delicate è quella della progettazione, durante la quale Open Fiber svolge l’attività di raccolta di informazioni utili per la definizione del progetto: il conteggio degli edifici da cablare, il numero delle unità immobiliari (UI) all’interno di un edificio, le singole abitazioni presenti in una determinata strada. Una volta in possesso di tutte le informazioni, si realizza un progetto preliminare in cui sono definiti i lavori da attuare, il tipo di scavo, il dimensionamento delle fibre, il posizionamento dell’armadio stradale PFS (punto di flessibilità secondario).
Open Fiber spiega che tutti questi passaggi saranno svolti, da oggi, anche avvalendosi dell’aiuto di RealCity.
Cosa si intende per Digital Twin nella realizzazione delle reti in fibra ottica
Il Digital Twin è una replica digitale del territorio che consente di visualizzare dettagliatamente l’ambiente fisico, inclusi edifici, strade, infrastrutture e la stessa rete in fibra ottica. Il modello digitale così realizzato offre numerosi vantaggi, tra cui:
- Visualizzazione 3D del territorio: Fornisce una rappresentazione tridimensionale e georeferenziata del territorio, andando oltre la semplice visualizzazione fotografica del tradizionale servizio Google Street View. In questo modo, i tecnici ottengono una visione più dettagliata e misurabile dell’ambiente.
- Visualizzazione della rete e nodi 3D: Mostra in modo dettagliato i percorsi e gli elementi nodali della rete di fibra ottica in un ambiente tridimensionale.
- Misurazioni accurate: Consente di effettuare misurazioni precise a distanza, come la distanza tra pozzi, superfici di ripristino e altro, per scopi di test e contabilità. La “superficie di ripristino” si riferisce a un’area del terreno o di un ambiente che è stata disturbata o alterata durante lavori di costruzione, scavo o installazione di infrastrutture, e che successivamente deve essere ripristinata o riportata alle condizioni originali o a uno stato accettabile dopo la conclusione dei lavori.
- Monitoraggio da remoto: Permette il monitoraggio della qualità del lavoro e l’esecuzione di test senza la necessità di recarsi fisicamente sul campo.
- Scambio di informazioni georeferenziate: Facilita lo scambio di informazioni tra l’ambiente 3D di RealCity e il sistema GIS (Geographical Information System) che contiene il database degli elementi di rete.
Fase di progettazione dei lavori di copertura in fibra più rapida con Realcity
Con Realcity, Open Fiber può progettare in modo più rapido, efficiente e sostenibile la costruzione della rete in fibra ottica, eliminando la necessità di effettuare rilevamenti sul campo in modo tradizionale e sfruttando le tecnologie digitali per migliorare la pianificazione e l’implementazione del progetto.
Giuseppe Gola, amministratore delegato di Open Fiber, ha sottolineato gli sforzi dell’azienda volti alla neutralizzazione del problema “digital divide”. “In questo senso, l’implementazione di nuove tecnologie rappresenta un alleato imprescindibile grazie al quale riusciremo a velocizzare i processi, con l’obiettivo di garantire a tutti una connettività adeguata alle sfide di oggi e del futuro“, ha commentato.