Open Fiber, società partecipata da Enel e da Cassa Depositi e Prestiti, ha comunicato di aver dato il via al progetto “La grande Milano“.
Entro il 2019, Open Fiber intende ampliare la copertura in fibra FTTH a tutti i capoluoghi di provincia lombardi.
La copertura Open Fiber in fibra ottica fino a 1 Gbps in downstream sarà quindi estesa non solo all’hinterland della città di Milano ma a tutto il territorio che si estende da Novara a Brescia, passando per Sondrio e Varese, fino a Pavia.
Copertura Open Fiber nell’hinterland di Milano
Per quanto riguarda le località della “cintura” milanese, Open Fiber rivela che sono in fase di progettazione o di apertura cantieri a Rozzano, Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo, San Donato Milanese, Buccinasco, Bresso, Corsico, San Giuliano Milanese, Cesano Boscone, Cornaredo, Settimo Milanese, Trezzano sul Naviglio, Opera e Cusago. A ottobre partiranno invece i lavori nei comuni di Rho, Vimodrone, Cologno Monzese, Bollate, Pioltello, Segrate, Garbagnate Milanese, Peschiera Borromeo, Novate Milanese, Cormano e Pero.
Copertura dei comuni capoluogo di provincia
Le prime province lombarde a ricevere la copertura in fibra ottica FTTH di Open Fiber saranno Sondrio e Pavia mentre l’azienda controllata da Enel sta concludendo accordi con le amministrazioni comunali di Varese, Como e Brescia.
Pianificazione dei lavori nei comuni lombardi interessati dal primo bando Infratel
Open Fiber conferma poi di essere al lavoro per portare la fibra FTTH nelle aree geografiche interessate dal primo bando indetto da Infratel.
L’avvio dei cantieri in queste zone è al momento in fase di pianificazione e seguirà la calendarizzazione di cui avevamo già dato conto nel nostro articolo Fibra ottica in Lombardia nei comuni digital divisi: i piani di Infratel Italia.
In questi casi la connettività non sarà a 1 Gbps ma si parla di 100 Mbps di picco o di 30 Mbps in downstream nelle aree “meno fortunate”.
Semaforo verde anche per il secondo bando Infratel
Infratel ha poi ufficialmente assegnato a Open Fiber, proprie in queste ore, tutte le attività per la realizzazione della rete in fibra ottica nelle aree digital divise di Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Basilicata, Sicilia e Provincia autonoma di Trento.
Anche in questo caso, spetterà a Open Fiber realizzare la rete entro 36 mesi (Fibra ottica Open Fiber nelle aree digital divise: quando cominciano i lavori). Le infrastrutture, che resteranno di proprietà pubblica, saranno date in concessione per 20 anni e gli operatori di telecomunicazioni potranno usarle per vendere ed erogare i loro servizi di connettività alla clientela finale.
Il terzo bando, che interessa Puglia, Calabria e Sardegna, è quello che al momento va più a rilento: dopo le contestazioni avanzate da TIM (TIM coprirà da sola le aree bianche: braccio di ferro con MISE e Open Fiber), il Ministero ha riaperto le consultazioni per dare l’opportunità a tutti gli operatori di condividere le loro modifiche ai piani di investimento.