All’inizio di novembre Open Fiber aveva comunicato di aver dato il via alle sperimentazioni per la commercializzazione del servizio di connettività in fibra FTTH (Fiber-to-the-Home) in quattro comuni italiani all’interno dei quali insistono aree bianche o “a fallimento di mercato” (i cosiddetti cluster C e D).
Oggi l’azienda guidata da Elisabetta Ripa annuncia di aver collegato alla rete in fibra FTTH i primi clienti finali. Si tratta di alcune unità immobiliari dei comuni di Anguillara Sabazia (RM) e San Giovanni La Punta (CT).
Inizia quindi da una cittadina affacciata sul Lago di Bracciano, nel Lazio e da una località alle falde dell’Etna, nell’immediata periferia di Catania, la commercializzazione dei servizi di connettività ultrabroadband ai cittadini e alle imprese i cui edifici appartengono ad aree precedentemente mai servite dagli operatori più noti.
Open Fiber ha comunicato di aver ormai aperto cantieri in oltre 1.000 comuni italiani, nelle 17 regioni oggetto dei primi due bandi Infratel (di cui l’azienda equamente compartecipata da Enel e Cassa Depositi e Prestiti è affidataria esclusiva).
La società sta realizzando nei territori meno densamente popolati un’infrastruttura che punta a ridurre il divario digitale fornendo servizi di connettività a banda ultralarga. Ad essere interessate dalla novità saranno oltre 9 milioni di abitazioni, aziende e sedi della Pubblica Amministrazione.
L’infrastruttura oggi realizzata da Open Fiber rimarrà di proprietà pubblica e sarà gestita in concessione per 20 anni.
“L’attivazione dei servizi a banda ultra larga nei primi comuni delle aree bianche in meno di un anno dal perfezionamento delle Concessioni, conferma l’impegno di Open Fiber nella realizzazione di una rete di comunicazioni all’avanguardia e nella riduzione del divario digitale“, ha commentato Elisabetta Ripa, amministratore delegato di Open Fiber. “La nostra infrastruttura, a disposizione di tutti, nasce per agevolare gli operatori e la pubblica amministrazione nello sviluppo di servizi digitali evoluti, in grado di semplificare la vita di cittadini e imprese rafforzando così la competitività del nostro Paese“.
All’inizio di novembre Open Fiber ha “chiamato a raccolta” gli operatori interessati a vendere i servizi ultrabroadband agli utenti finali nei quattro comuni oggetto della sperimentazione: oltre a quelli citati in apertura ci sono anche Fino Mornasco (CO) e Campagnano di Roma (RM).
Lascia un po’ perplessi che Open Fiber abbia citato solo le società Unidata per il comune di Anguillara Sabazia e Mandarin nel comune di San Giovanni La Punta a essersi attivate per la commercializzazione dei servizi basati su rete interamente in fibra. Non si hanno al momento notizie degli altri operatori più noti, in molti casi già partner di Open Fiber per la rivendita dei servizi di connettività ai clienti nelle località più popolose: nell’articolo La fibra Open Fiber 1 Gbps arriva in altre città d’Italia: l’elenco completo la lista delle città che Open Fiber ha raggiunto in FTTH facendo leva su propri investimenti.
Tornando alle aree bianche, c’è da dire che proprio di recente il Ministero dello Sviluppo Economico aveva richiamato l’attenzione degli operatori di telecomunicazioni nazionali invitandoli ad attrezzarsi per avviare la commercializzazione presso gli utenti finali: Fibra ottica nelle aree a fallimento di mercato: la rete è completa in 138 comuni.