Con il preciso obiettivo di raggiungere anche le aree più remote del Paese, dette “aree bianchissime“, dove ad oggi manca la copertura a banda larga sia fissa che mobile, Open Fiber ha comunicato di aver siglato un importante accordo con Telespazio, leader europeo nel campo delle soluzioni e dei servizi satellitari.
Open Fiber acquisterà il servizio di accesso a Internet STTH (Satellite To The Home) da Telespazio con il segnale che verrà trasmesso tramite un link satellitare. Presso il cliente sarà installata un’antenna di ridotte dimensioni che permetterà lo scambio di dati in downstream e upstream.
Telespazio assicura che le prestazioni saranno all’altezza delle aspettative in quanto ogni utenza potrà comunicare con satelliti HTS (High-throughput satellite) e godere di prestazioni di molto superiori a quelle dei tradizionali satelliti FSS.
L’idea è però quella di passare nel breve termine all’utilizzo di satelliti VHTS (Very High Throughput Satellite) che assicureranno prestazioni ancora superiori (alcuni satelliti di questo tipo lanciati in periodi recenti hanno una capacità di 500 Gbps).
L’azienda guidata da Elisabetta Ripa spiega che la stretta di mano con Telespazio permette di completare l’attuale offerta di Open Fiber basata in larga parte sullo schema FTTH (fibra fino al router dell’utente finale) e in misura minore su FWA (Fixed Wireless Access).
L’investimento sulla tecnologia STTH permetterà di garantire copertura a una parte delle “aree bianchissime” per le quali Open Fiber ha avviato un piano specifico su indicazione del Ministero dell’Innovazione e relativo a circa 200 comuni.
Molti dei comuni identificati come “no Internet” soffrono di storiche carenze infrastrutturali: l’accordo tra Open Fiber e Telespazio consentirà di raggiungere anche le unità immobiliari più difficili da cablare con altre soluzioni tecnologiche.