Secondo TrueCaller c’è ancora spazio per innovare nel settore delle applicazioni per chattare. Gli sviluppatori di TrueCaller, soluzione che identifica le chiamate indesiderate e mostra il nome di chi sta telefonando anche quando non fosse presente in rubrica, hanno presentato Open Doors.
Open Doors è un’app per Android e per iOS che aiuta a far dialogare gruppi di amici, colleghi e conoscenti usando la voce: basta registrarsi con il proprio numero di telefono per avviare subito una chat.
La società scandinava che ha curato lo sviluppo di Open Doors spiega che l’app nasce con il preciso intento di rimuovere tutte le limitazioni strutturali di soluzioni come Clubhouse o Twitter Spaces. Non ci sono stanze, non si usano inviti, strumenti di registrazione né sono previste particolari funzionalità di moderazione.
Open Doors permette di avviare in qualsiasi momento una conversazione con le persone nella lista dei contatti. Chi ha installato l’app riceverà una notifica con la richiesta di partecipazione alla chat. La richiesta può essere anche inviata tramite link.
Il fatto è che una volta che una persona si è unita alla conversazione anche i suoi contatti riceveranno a loro volta un notifica e il ciclo continua potenzialmente all’infinito.
Gli utenti si ritroveranno così a parlare anche con persone completamente sconosciute. A questo proposito Nami Zarringhalam, co-fondatrice di TrueCaller, ha spiegato che con Open Doors si è voluta ricreare quell’esperienza di incontri casuali che si possono sperimentare nella vita reale, ad esempio in un bar, in un locale o in un centro sportivo.
Al momento non c’è limite al numero di persone che si uniscono a una conversazione quindi è difficile prevedere la direzione che prenderà una chat se si uniscono decine di persone. I tecnici di TrueCaller stanno però già pensando di introdurre una modifica.
I partecipanti possono bloccare l’audio di alcune persone, ad esempio per zittire soggetti rumorosi, ma nessuno ha titolo per assumere il controllo di una chat.
L’approccio seguito da TrueCaller appare a nostro avviso un po’ troppo confusionario: permettere a soggetti diversi che potenzialmente non hanno nulla in comune di colloquiare l’uno con l’altro ha forse poca valenza pratica. Non c’è un modo per partecipare a discussioni che affrontano temi specifici quindi Open Doors appare uno strumento per fare amicizia, una curiosità o poco più.
Zarringhalam ha equiparato il comportamento di Open Doors come a una festa in cui alcuni soggetti si impegnano in conversazioni significative. I disturbatori possono essere semplicemente segnalati in Open Doors con il team di TrueCaller che provvederà a bloccare singoli individui sulla base delle rimostranze ricevute.
L’azienda sta già lavorando ad alcune nuove funzionalità che verranno integrate a breve: tra di esse viene citata la possibilità di impostare una cerchia di amici per avviare una sessione audio privata oltre a un controllo più dettagliato sulle notifiche e sulle reazioni (emoji).
Viene anche citata la possibilità di registrare in futuro le conversazioni e richiederne la trascrizione in tempo reale.
Come accennato in apertura, per usare Open Doors è necessario specificare il numero di telefono: si otterrà un codice OTP da inserire per confermare l’accesso. In alternativa si può effettuare il login con un account Truecaller esistente.
Truecaller si è affrettata a sottolineare che l’app Open Doors scansiona l’elenco dei contatti in locale e nessuno dei dati viene trasferito su server remoti.