Un ricercatore statunitense, Chris Vickery, ha scoperto l’esistenza online di un database composto da 191 milioni di record, ciascuno di essi corrispondente ad elettore americano.
Il database, che ad oggi non sembra ancora avere un “proprietario”, contiene molteplici dati dei cittadini-elettori: nome e cognome, indirizzo di residenza, numeri telefonici ma anche elenco delle partecipazioni alle precedenti tornate elettorali, eventuali affiliazioni politiche.
Da noi il Garante avrebbe immediatamente considerato tale database come estremamente delicato perché contenente dati sensibili (vedere questa pagina). Dati sensibili, infatti, sono considerati le opinioni politiche e l’adesione a partiti ed organizzazioni politiche.
Eppure Oltreoceano le principali società che si occupano di indagini elettorali e di supporto alle organizzazioni politiche gettano acqua sul fuoco limitandosi, al massimo, a dichiarare che il database appena scoperto online da Vickery contiene dati pubblici.
Le informazioni su ciascun elettore statunitense appaiono estremamente aggiornate ed accurate, segno evidente che la base dati è stata di recente estratta dai server di qualche società impegnata nella promozione di partiti e candidati.
Dati come quelli individuati da Vickery vengono solitamente messi a disposizione degli interessati dietro il versamento di una contropartita economica. Adesso gli orientamenti politici dei cittadini statunitensi sono invece spiattellati ai quattro venti.
Il sito web contenente i dettagli sulla scoperta è al momento irraggiungibile. In questa pagina, conservata nella cache di Google, è possibile leggere i commenti di Vickery.