Dopo un primo avvertimento, risalente l’agosto dello scorso anno, Microsoft sta per procedere con il blocco degli account senza licenza che utilizzano OneDrive in caso di inattività.
L’eliminazione dei dati presenti sul servizio di archiviazione cloud, a quanto pare, inizierà il prossimo 27 gennaio 2025 e interesserà gli utenti che non hanno interagito con la piattaforma per 93 giorni.
Questo tipo di scenario è tutt’altro che raro: spesso, questi account “alla deriva” sono il frutto dell’interruzioni di rapporti lavorativi, con un utente che viene eliminato dall’amministrazione di SharePoint o in contesti simili. Prima di questa novità, le aziende potevano conservare i dati a titolo gratuito, disabilitando gli account e rimuovendo le apposite licenze.
La mossa di Microsoft con gli account OneDrive inattivi
Tuttavia la compagnia di Redmond ha deciso che questo è un rischio per la sicurezza, optando per l’eliminazione di massa di questi profili. Un altro potenziale aspetto legato a questa decisione è la cancellazione di un gran numero di file che, di fatto, non sono più utilizzati dagli utenti e vanno solo ad appesantire l’infrastruttura di OneDrive.
Va comunque chiarito come i dati coinvolti non saranno eliminati del tutto. Stando a quanto sostenuto da Microsoft, i file saranno per il momento solo archiviati. Per l’eventuale sblocco, le organizzazioni dovranno pagare 0,60 dollari per GB per riottenere l’accesso ai file e una successiva commissione di 0,05 dollari per GB al mese per il loro mantenimento. Non solo: anche sbloccati, a quanto pare i dati non saranno subito disponibili. Si parla di circa 24 ore per il completo ripristino degli stessi.
Circa un anno fa, OneDrive è stato sottoposto a un pesante restyling grafico, oltre all’introduzione di una nuova modalità di ricerca e a nuovi filtri file. Di fatto, la piattaforma gestita da Microsoft resta uno dei migliori servizi per lo storage su cloud attualmente in circolazione.