Oltre 87 milioni gli iscritti a Facebook coinvolti nel caso Cambridge Analytica: le ultime novità

I buoi sono purtroppo ormai (da tempo) usciti dalla stalla ma Facebook annuncia oggi una serie di novità a tutela della privacy e dei dati personali degli utenti.

Facebook ha rivelato quest’oggi che Cambridge Analytica ha avuto accesso alle informazioni di più di 87 milioni di utenti e non di 50 milioni di iscritti al social network, così come inizialmente riportato: Facebook e Cambridge Analytica: come sono stati sottratti i dati degli utenti.
L’80% del totale sarebbero cittadini statunitensi mentre gli altri risiederebbero in altre nazioni. L’Italia non è tra i primi dieci posti e i circa 311.000 cittadini australiani (l’Australia occupa la decima posizione) equivarrebbero allo 0,4% dei profili rastrellati da Cambridge Analytica.

Il prossimo 9 aprile Facebook invierà una notifica a tutti gli utenti le cui informazioni sono state raccolte e archiviate da Cambridge Analytica: l’avviso apparirà nella parte superiore della bacheca.


Come anticipato da Mark Zuckerberg nei giorni scorsi (Scandalo Cambridge Analytica: il mea culpa di Mark Zuckerberg), Facebook limiterà automaticamente l’accesso ai dati degli iscritti a tutte le app che non vengono utilizzati per tre mesi consecutivi.

Oltre alle notifiche per gli utenti coinvolti nell’affaire Cambridge Analytica, Facebook ha annunciato diverse novità:

– Un aggiornamento delle politiche relative alla gestione dei dati e delle condizioni d’uso del servizio.
– Le app non potranno più accedere all’elenco dei partecipanti a un evento e pubblicare messaggi sulla bacheca del singolo evento.
– Le app non avranno più accesso alla lista degli iscritti ai gruppi.
– Le app che richiedono l’accesso a un gruppo dovranno essere sottoposte a un processo di revisione da parte di Facebook ed essere autorizzate dall’amministratore del gruppo.
– Le app non potranno più accedere a nomi degli utenti e foto per i commenti pubblicati all’interno di un gruppo.
– Il personale di Facebook controllerà ogni singola app che richiede l’accesso a una pagina.
– Le app non hanno più titolo per accedere alle informazioni sull’orientamento religioso e politico, lo stato civile, il titolo di studio, l’attività lavorativa, l’attività sportiva, all’elenco delle letture, della musica ascoltata, dei giornali letti, dei video visualizzati, dei videogiochi utilizzati da ciascun utente.
Non sarà più possibile cercare un utente inserendo nella casella di ricerca di Facebook numeri di telefono o indirizzi email.
L’app Facebook per i dispositivi Android non raccoglierà più alcun metadato legato alle chiamate effettuate e ricevute oltre che agli SMS: Raccolta di dati su Facebook: gli utenti hanno conferito inconsapevolmente dati personali al social network.

Gli esperti in tema di sicurezza e privacy ritengono che sulla scia del caso Cambridge Analytica gran parte dei dati condivisi dagli utenti di Facebook nel corso degli ultimi anni siano stati già abbondantemente raccolti e organizzati.
Altri soggetti potrebbero quindi essere già in possesso di una vasta mole di dati strutturati e correlati che saranno comunque sfruttabili in futuro, anche per pubblicare messaggi pubblicitari personalizzati od ottimizzare gli spot elettorali e politici in generale.

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