L’assistente digitale di Google, si sa, può essere attivato con i comandi vocali Ok Google oppure Hey Google sia su smartphone, sia sugli altri dispositivi mobili sia, ancora, sui device smart.
Un assistente vocale risulta utile in molteplici situazioni: nell’articolo Assistente vocale: come funziona e a cosa serve abbiamo visto come può essere utilizzato e in quali frangenti noi lo adoperiamo abitualmente.
L’assistente Google può essere utilizzato mentre si è alla guida per ottenere risposte, inviare messaggi, farsi leggere i messaggi in arrivo, per la gestione dei dispositivi smart di casa o dell’ufficio, per impostare le cosiddette routine (con un unico comando vocale si possono attivare automaticamente una serie di operazioni che verranno svolte in sequenza: vedere Assistente Google: cosa sono e come funzionano le routine), per avere informazioni utili.
Il problema è che in alcuni casi l’assistente Google si attiva a sproposito rilevando in maniera scorretta la frase magica “Ok Google o Hey Google. La cosa fu sfruttata a suo tempo da una nota catena internazionale del fast food che utilizzò uno spot televisivo per inserire furbescamente, nel messaggio pubblicitario, la frase “Ok Google, che cos’è l’hamburger Whopper?“. Risultato? L’assistente digitale di Google installato sui dispositivi degli utenti che vedevano lo spot si è così attivato per descrivere il panino “Whopper” attingendo alle informazioni tratte da Wikipedia.
Come scoperto da Mishaal Rahman (XDA Developers), i tecnici di Google stanno lavorando a una nuova impostazione dell’assistente digitale che permetterà di regolare a proprio piacimento la sensibilità del sistema “all’ascolto” delle frasi Ok Google ed Hey Google.
Finally, the Google Home app is about to add “Hey Google” sensitivity options for each Google Assistant device.https://t.co/a7R2pxLCLI pic.twitter.com/LJ6GpAj7CY
— Mishaal Rahman (@MishaalRahman) April 21, 2020
La possibilità di regolare la sensibilità alla “parola magica” per l’attivazione dell’assistente digitale può essere utile soprattutto a chi ha più dispositivi smart in casa. Ad esempio, se si parla con il Google Nest Hub in cucina ma anche un dispositivo posto nella stanza accanto dovesse a sua volta rispondere, si potrebbe pensare di abbassare la sensibilità di quest’ultimo.
Al momento non è dato sapere quando Google attiverà per tutti gli utenti la possibilità di regolare la sensibilità del suo assistente digitale. Rahman ha scovato la novità studiando il codice dell’app Google Home ma è altamente probabile che il meccanismo venga integrato anche nella sezione Assistente delle impostazioni Google sui dispositivi Android.