NVidia presenta la nuova architettura Turing

Succede a Volta la nuova architettura Turing: ecco le principali caratteristiche e le schede video destinate al mercato professionale che montano i nuovi chip.

NVidia ha scelto di ricordare il genio britannico Alan Turing, padre della moderna informatica, nello scegliere il nome delle sue nuove GPU: Alan Turing: il genio che sconfisse “Enigma”.

Le NVidia Turing sono l’evoluzione delle Volta e sfruttano l’approccio adottato con le schede video professionali RTX (Quadro RTX 8000, RTX 6000 e RTX 5000): esso si basa sulla combinazione tra ray tracing e rasterizzazione (hybrid rendering).
Dal momento che la stragrande maggioranza delle applicazioni e dei videogiochi si appoggiano solamente alla rasterizzazione, la soluzione proposta da NVidia consiste proprio nel passare a una soluzione intermedia così da migliorare le prestazioni e generare contenuti di qualità, molto vicini alla realtà.
NVidia conserva i “tensor core” di Volta e aggiunge, all’interno dei nuovi chip Turing, anche quelli che vengono chiamati core RT (Ray Tracing core).


Nei mesi scorsi si era ipotizzato come la nuova architettura di casa NVidia dovesse includere componenti specifiche per il ray tracing. I tensor core non sono infatti progettati per la generazione di oggetti grafici ma sono pensati piuttosto per velocizzare le elaborazioni più pesanti (non per niente si usano nelle applicazioni per l’intelligenza artificiale).
I core RT coadiuveranno espressamente la generazione di ogni singola scena e di ciascun pixel che la compone ottimizzando i calcoli del percorso seguito dalla luce tenendo i considerazione come essa impatta sulle varie superfici.
Resta da vedere quali componenti saranno introdotte anche nelle schede video della gamma GeForce basate su architettura Turing: certamente, a questo punto, saranno presenti i core RT mentre appare ovvia l’assenza dei dei tensor core.

I tensor core supportano adesso calcoli INT4 e INT8 così come quelli in virgola mobile F16. Soprattutto i primi due consentiranno di velocizzare le elaborazioni e snellire i carichi di lavoro durante l’utilizzo di applicazioni per l’intelligenza artificiale e, nello specifico, di reti neurali. I dati in formato INT8 consentiranno per esempio di arrivare più rapidamente a maturare un’idea generale sul contenuto di un’immagine sottoposta ad elaborazione.

L’architettura Turing è legata a doppio filo con l’utilizzo dei primi chip di memoria professionali GDDR6, in produzione da qualche mese. Al momento vengono usate le versioni più “basiche” nonostante possano lavorare fino a 14 Gbps contro gli 11,4 Gbps della Titan Xp. Un bel passo avanti che fa il paio con una marcata riduzione dei consumi energetici e a una maggiore ampiezza di banda.

Secondo i tecnici NVidia la nuova Quadro RTX 8000 basata su chip Turing con 4608 CUDA core e 576 tensor core offre una potenza computazionale di 16 TeraFLOPS contro i 14,8 TeraFLOPS del chip GV100.
Alla fine non è un balzo in avanti particolarmente marcato ma la dimensione del chip è stata notevolmente ridotta (775 mm2 contro 815 mm2) e una buona porzione di esso è occupata dai nuovi core RT.
Usando un approccio “spannometrico”, NVidia ha dichiarato che la potenza di una GPU Turing è più o meno equivalente a sei Pascal nelle attività di ray tracing.


Oltre alla nuova Quadro RTX 8000, NVidia ha presentato altre due schede grafiche che poggiano sull’architettura Turing (i nomi delle GPU non sono stati ancora rivelati): Quadro RTX 6000 e Quadro RTX 5000.

Si tratta di prodotti evidentemente riservati a professionisti e imprese che montano fino a 48 GB di memoria GDDR6 Samsung e dispongono dell’interfaccia di interconnessione NVLink. Dispongono anche di un connettore USB Type-C compatibile VirtualLink (VirtualLink, il nuovo standard destinato ai visori per la realtà virtuale) e di quattro DisplayPort 1.4.

La RTX 5000 costerà circa 2.300 dollari, la RTX 5000 6.300 dollari mentre la più potente RTX 8000 circa 10.000 dollari. La commercializzazione dovrebbe iniziare nel corso dell’ultimo trimestre di quest’anno anche se NVidia potrebbe ridurre i tempi.

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