Durante la conferenza Hot Chips, in corso in queste ore in quel di Cupertino (Stati Uniti), NVIDIA – grande azienda produttrice di schede grafiche, processori grafici, schede madri e componenti multimediali – ha annunciato la versione a 64 bit del chip Tegra K1, presentato come il primo processore ARM a 64 bit per i dispositivi a cuore Android.
Il nuovo chip entra così a far parte del Project Denver, progetto di NVIDIA con cui la società d’Oltreoceano mira a sveltire il passaggio alla piattaforma a 64 bit nel caso dei device mobili basati sul sistema operativo di Google.
In realtà, già Qualcomm aveva presentato i suoi processori SnapDragon ARMv8 a 64 bit ma NVIDIA sembra voler ignorare, almeno in questa fase, l’azienda concorrente sostenendo come il Tegra K1 a 64 bit sia nettamente più performante.
Utilizzando la Dynamic Code Optimization, i processori che faranno via a via parte della famiglia “Denver” potranno ottimizzare l’esecuzione delle applicazioni e dei componenti del sistema operativo che si usano con maggior frequenza. Il codice applicativo viene rielaborato e conservato in una memoria dedicata da 128 MB con lo scopo di agevolarne un successivo istantaneo accesso.
Gli sviluppatori non dovranno far nulla: la Dynamic Code Optimization verrà innescata automaticamente e non richiederà modifiche del codice delle varie app.
Dal punto di vista architetturale, Tegra K1 “Denver” sfrutta una CPU dual-core operante a 2,5 GHz. Ciascun “core” poggia su una microarchitettura superscalare a 7 vie, su una cache L1 da 128 KB per le istruzioni e su una cache L1 da 64 KB per i dati. Una cache L2 a 16 vie di dimensioni pari a 2 MB è invece condivisa tra i due “core”.
La commercializzazione dei primi Tegra K1 “Denver” dovrebbe avvenire entro la fine dell’anno. I primi dispositivi a farne uso, quindi, potrebbero arrivare solamente a ridosso della prima metà del prossimo anno.