NVidia è uno dei principali produttori di hardware al mondo. Le sue attività non sono incentrate soltanto sulle schede grafiche per PC desktop e notebook: l’azienda si impegna su molti segmenti di mercato. Citiamo ad esempio i progetti nell’ambito dell’intelligenza artificiale e il grande interesse nel settore automotive, due asset ormai legati a doppio filo se ad esempio si parla di “guida autonoma”.
Dalla sua fondazione nel 1993 e dopo il lancio del suo primo processore grafico (NV1) nel 1995, NVidia non ha mai smesso di evolvere alla ricerca dei segmenti di mercato più redditizi.
Così nel 2012 sono arrivati sul mercato i primi dispositivi mobili equipaggiati con i suoi processori Tegra e successivamente è iniziato il grande interesse rispetto alla guida autonoma.
In tutta la sua storia NVidia è andata in passivo solo negli anni 2009 e 2010 mentre oggi l’azienda è tre volte più redditizia di 10 anni fa a conferma della saggezza con cui sono stati fatti i vari investimenti nel corso del tempo.
Con l’attuale situazione di carenza di chip sul mercato ogni singolo prodotto che NVidia produce per il mercato dei PC viene puntualmente venduto tanto che non rimangono mai scorte di magazzino. Una situazione che è causa di non pochi problemi anche sul piano della gestione dei prodotti in garanzia: se una scheda si rompe per via di un difetto di fabbrica si fa fatica a fornire una sostitutiva.
I sostanziosi investimenti di NVidia nel segmento automotive potrebbero indurre a pensare che l’azienda di Jen-Hsun Huang stia progressivamente tralasciando il mercato dei PC per guardare a mercati fonte di maggiori profitti.
Ciò non corrisponde al vero perché in realtà NVidia non ha mai smesso di innovare con le sue schede video nonostante il cronoprogramma per il rilascio dei nuovi prodotti confuso e un po’ troppo a lungo termine (eccezion fatta alla prima RTX 30 – RTX 3090 – presentata a settembre 2020 e all’ultima RTX 3070 Ti lanciata proprio qualche settimana fa).
La penuria di componenti che sta affliggendo l’intera industria ha costretto giocoforza NVidia a rallentare la sua roadmap, è vero, ma in termini di ricerca e sviluppo la società sta investendo molto.
È anche vero che il valore delle azioni di NVidia non ha fatto altro che crescere dal 2010 ad oggi ed è per questo motivo ha il maggior budget a disposizione per espandersi ha permesso di lavorare contemporaneamente su altre novità come quelle legate all’intelligenza artificiale e alla guida autonoma.