Nel corso delle ultime ore Meta ha presentato al pubblico un nuovo modello IA in grado di tracciare e seguire qualsiasi oggetto in movimento presente in un filmato. Stiamo parlando del Segment Anything Model 2 (SAM 2), in grado di ampliare in modo considerevole le capacità del suo predecessore, ovvero il SAM.
La segmentazione dei video in tempo reale proposta dal nuovo modello rappresenta un salto tecnologico non da poco, in quanto permette all’IA di distinguere elementi di un filmato anche se questi sono in movimento e persino se scompaiono temporaneamente dall’inquadratura. Quando si parla di segmentazione si fa riferimento alla tecnica utilizzata dal software per valutare ogni singolo pixel su schermo e, in questo ambito, SAM 2 è l’avanguardia dell’intero settore.
Meta presenta SAM 2, l’IA che potrebbe rivoluzionare il concetto di veicoli autonomi (e non solo)
Nel contesto della presentazione del nuovo modello IA, Meta ha anche condiviso una parte del database usato per addestrare SAM 2. Stiamo parlando di 50.000 video, circa un terzo di quelli in totale utilizzati durante la fase di addestramento.
Altra caratteristica di SAM 2 è la necessità di una potenza di calcolo elevata. La gestione dei dati di addestramento e la segmentazione dei video in tempo reale, infatti, hanno un costo enorme per Meta in termini energetici (dunque finanziari). Nonostante il modello IA sia oggi accessibile a chiunque a titolo gratuito, nel prossimo futuro la compagnia andrà a proporre quasi certamente una formula di abbonamento.
Gli utilizzi pratici di questo strumento potrebbero essere molteplici e, a tal proposito, vi è un grande potenziale per i veicoli autonomi. Il tracciamento di oggetti e persone, infatti, potrebbe aiutare a favorire spostamenti sicuri di tali vetture.
Meta non è però l’unico colosso tecnologico che si sta muovendo in questa direzione. Anche Google con YouTube, per esempio, con l’implementazione delle funzione di riepilogo video e di riconoscimento degli oggetti sta facendo qualcosa di molto simile. In poche parole, le frontiere dell’IA si stanno espandendo ben oltre le semplici domande e risposte dei più noti chatbot.