Le nuove normative dell’Unione Europea per quanto riguarda il diritto alla riparazione, saranno presto realtà.
Queste regole sono state elaborate per spingere i consumatori a riparare i dispositivi danneggiati invece che sostituirli con nuovi prodotti. A tal proposito, l’UE ha chiesto di estendere la garanzia della merce dal canonico anno a due, facendo però anche un ulteriore passo avanti.
Le normative, che entreranno in vigore entro due anni, andranno ad estendere il supporto per l’utente anche dopo i suddetti 24 mesi. Secondo l’UE, infatti, i produttori restano tenuti a riparare i più comuni dispositivi elettronici nelle nostre case (come smartphone e TV, ma anche aspirapolvere, lavatrici e altri elettrodomestici) anche dopo la scadenza della garanzia.
Come da prassi, in caso di rottura durante il periodo di garanzia il consumatore può ottenere la sostituzione o la riparazione della merce. In caso di riparazione, la garanzia sarà estesa di un anno. Ma cosa succede quando il dispositivo si rompe a due anni dall’acquisto?
Riparazioni prodotti elettronici, garanzia a 24 mesi e non solo: ecco come si muove l’UE
Le regole UE parlano dell’obbligo da parte dei produttori di fornire riparazioni a un prezzo considerato ragionevole. Le aziende produttrici, inoltre, saranno obbligate a fornire componentistica sostitutiva e strumenti adatti all’intervento oltre ad essere tenuti a non ostacolare (con software o sistemi simili) le riparazioni.
Nel contesto delle nuove regole sul diritto alla riparazione, dovrebbe anche sorgere un’apposita piattaforma online, utile per individuare assistenza sul territorio. Il nuovo regolamento entrerà in vigore una volta che sarà approvato dal Consiglio e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. In realtà sono molti anni che si parla di questa iniziativa anche se oggi i tempi sembrano finalmente maturi per l’attuazione di queste nuove regole.
Anche gli Stati Uniti si sono mossi in questa direzione, attuando leggi simili per quanto riguarda il diritto alla riparazione. A tal proposito, infatti, vi è un’apposita legge federali e alcune normative locali, attive in alcuni singoli stati, che mirano a tutelare maggiormente i consumatori.