Il nuovo sistema “antifurto” per smartphone Android è stato presentato nello scorso mese di maggio e, a quanto pare, i primi test verranno avviati a breve.
La scelta per quanto concerne il territorio interessato dalle provo è il Brasile che, visto l’elevato numero di abitanti e i tanti casi di furti di telefoni rappresenta l’ambiente ideale per le prove effettuate da Google.
La funzione specifica, battezzata con il nome di Theft Detection Lock, sfrutta le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale per individuare eventuali movimenti riconducibili a potenziali tentativi di furto. Oltre a rilevare spostamenti anomali, la funzionalità capta il tentativo di utilizzare lo smartphone su una rete diversa o contesti simili.
Allo stato attuale, visto lo stato embrionale del nuovo sistema antifurto, non è dato sapere quanto dureranno i test e se questo sarà effettivamente implementato su scala mondiale, anche se l’implementazione dovrebbe avvenire già nel contesto di Android 15. Molto, in tal senso, dipenderà da cosa succederà in Brasile nei prossimi mesi.
Theft Detection Lock: la funzione antifurto di Android viene messa alla prova in Brasile
L’impegno di Google nel contesto di privacy e sicurezza va ben oltre questo sistema antifurto. L’azienda di Mountain View, per esempio, ha parlato di un vault chiamato “private space” che dovrebbe consentire la conservazione in un luogo sicuro di app e dati sensibili.
In ottica privacy, qualche mese fa Google ha proposto un nuovo selettore di foto ai propri utenti che, oltre ad affidarsi alla tecnologia cloud, offre una maggiore riservatezza.
Al di là dei furti, ciò che preoccupa maggiormente gli utenti Android sono i rischi legati alla cybersicurezza. In questo contesto, infatti, i casi di attacchi informatici rappresentano un pericolo sempre più preoccupante.