La popolarità di Linux starebbe crescendo anche sotto la spinta dei subnotebook o UMPC (Ultra Mobile PC), come l’Asus Eee PC. E’ questo il pensiero di Nat Friedman, CTO di Novell, che spiega come l’opensource sia la soluzione ideale per tutti quei sistemi che hanno una dotazione hardware di più basso profilo. “Gli utenti solitamente non si curano di quale sistema operativo sia installato su un subnotebook poiché in generale questi dispositivi non sono acquistati per eseguire suite come, ad esempio, Microsoft Office ma devono assolvere essenzialmente le esigenze di navigazione sul web”, ha dichiarato Friedman.
Novell SUSE Linux è già precaricato su molti notebook a marchio HP, Lenovo e MSI. L’azienda starebbe comunque negoziando accordi con HP e Lenovo per iniziare a distribuire il sistema operativo anche sui subnotebook.
La maggior parte dei notebook ultracompatti esegue Linux “per evitare il costo di licenza proprio di Windows e poiché molti dispositivi dispongono solo di 2 GB di memoria flash come supporto di memorizzazione integrato”, ha aggiunto Friedman.
Lo scorso Aprile, Novell ha annunciato un programma speciale che consente ai vendor software indipendenti di creare delle “appliance” combinando le loro applicazioni con la piattaforma SUSE Linux Enterprise. Contemporaneamente è stato avviato il lancio di SUSE Linux Enterprise JeOS, versione del sistema operativo Linux ridotta ai minimi termini che i vendor possono impiegare nelle loro “appliance”.
A tal proposito, Novell mette a disposizione SUSE Studio, un servizio basato sul web che permette di creare e configurare rapidamente appliance basate sul sistema operativo Linux dell’azienda. Per il momento l’utilizzo dello strumento “Studio” non è aperto a tutti ma è solo accessibile tramite invito. L’interessante screencast, visionabile accedendo alla home page del progetto, tuttavia, offre un’ottima panoramica sulle potenzialità di SUSE Studio.
Una procedura passo-passo guida nella scelta del “desktop environment” e nei pacchetti da integrare. E’ permesso anche di indicare un URL da cui prelevare pacchetti d’installazione software non inclusi nei “repository” ufficiali. L’immagine della distribuzione personalizzata prodotta da SUSE Studio può essere prelevata nei formati più disparati (ISO, live-CD oppure macchina virtuale VMware o Xen).