Una notifica push è un messaggio che viene recapitato e mostrato al destinatario senza che questi debba effettuare alcuna operazione. Si tratta di una tecnica comune a moltissime app installate sui dispositivi mobili: senza che l’applicazione sia correntemente adoperata dall’utente, questa può produrre e visualizzare notifiche per richiamare l’attenzione o per mostrare informazioni.
Il problema è che su Android molte app abusano del sistema di notifica facendo apparire notifiche push anche per fini pubblicitari o per inviare gli utenti a usare funzioni inutili.
Per rendere più semplice il funzionamento di Android abbiamo suggerito di controllare le notifiche e disattivare tutte quelle che possono risultare fastidiose, per tutte le app installate. Con Android 13 debutta anche l’autorizzazione per le notifiche così da ridurre il numero di segnalazioni ricevute ogni giorno in modalità push.
Come ricordano i promotori del progetto UnifiedPush, fino ad oggi l’unica opzione per generare notifiche push consisteva nell’utilizzo del servizio proprietario di Google chiamato Firebase Cloud Messaging (FCM). UnifiedPush rappresenta il tentativo di svincolarsi da una singola azienda qual è Google per mettere nelle mani degli sviluppatori un meccanismo moderno e indipendente.
UnifiedPush si presenta come uno standard per la ricezione di notifiche push: mette i programmatori nelle condizioni di scegliere tra più implementazioni e server, in base alle specifiche preferenze. Gli strumenti principali sui quali poggia UnifiedPush sono tutti software gratuiti e open source.
Lo schema di funzionamento prevede l’uso di un distributore ovvero dell’app installata sul dispositivo per la ricezione delle notifiche. Essa riceve le notifiche e le distribuisce alle applicazioni supportate. Il distributore è connesso al push server che, raggiungibile via Internet, è in ascolto per le notifiche in arrivo da smistare poi agli utenti.
Una caratteristica chiave di UnifiedPush è che la comunicazione tra il push server e il distributore non è in alcun modo prefissata: è quindi possibile utilizzare una varietà di tecnologie come WebSocket, Server-Sent Events, XMPP, raw TCP o addirittura gli SMS.
Non a caso si parla di UnifiedPush su F-Droid, il noto “repository libero” di applicazioni Android alternativo al Google Play Store: la libreria FCM proprietaria non può essere inclusa nelle app F-Droid.