Dopo la svolta decisa verso Windows Phone e dopo aver fatto nuovamente registrare consistenti perdite durante il secondo trimestre di quest’anno, Nokia avrebbe deciso di vendere a terzi le attività legate a Qt, framework utilizzato per la creazione di interfacce utente ed applicazioni che la stessa società finlandese aveva dipinto, appena nel 2010, come la piattaforma di sviluppo di riferimento per Symbian e MeeGo. La notizia di un interesse da parte di un’altra azienda finlandese – Digia – era stato già espresso all’incirca un anno fa. Adesso, però, sarebbero maturi i tempi ed a breve, come conferma Digia, avverrà il trasferimento del business, del software e dei dipendenti impegnati nel progetto Qt attingendo direttamente in casa Nokia.
In una nota da poco diramata, i vertici di Digia hanno manifestato l’intenzione di voler acquisire completamente Qt nel più breve tempo possibile in modo da portare il framework sulle piattaforme Android, iOS e Windows 8.
I termini dell’accordo commerciale tra Digia e Nokia non sono stati resi pubblici. L’agenzia Reuters, tuttavia, suggerisce – stando alle prime analisi – che l’intesa potrebbe valere decisamente meno rispetto alla cifra sborsata nel 2008 da Nokia (150 milioni di dollari) per mettere le mani su Qt.
Digia avrà anche titolo per assegnare, dietro pagamento, i diritti di licenza per l’utilizzo delle librerie di Qt da parte degli sviluppatori. La stessa società, inoltre, garantirà supporto ed assistenza tecnica ai clienti.
Il framework Qt, secondo le stime, sarebbe utilizzato oggi da circa mezzo milione di sviluppatori grazie ad un importante vantaggio ossia l’opportunità di realizzare applicazioni multi-piattaforma, in molteplici settori industriali.
Per Nokia, la vendita di Qt fa parte delle manovre messe in campo con l’obiettivo di ridurre drasticamente i costi di esercizio e preservare la liquidità aziendale (appena due mesi fa l’azienda aveva annunciato il taglio di 10.000 dipendenti).