Nokia, con XG.fast fino a 10 Gbps su doppino telefonico

10 Gbps solo con la fibra ottica FTTH? Macché. Nokia ha dimostrato che è possibile spingere le tradizionali connessioni su doppino telefonico in rame fino a 10 Gbps, velocità fino ad oggi impensabili.
Nokia, con XG.fast fino a 10 Gbps su doppino telefonico

10 Gbps solo con la fibra ottica FTTH? Macché. Nokia ha dimostrato che è possibile spingere le tradizionali connessioni su doppino telefonico in rame fino a 10 Gbps, velocità fino ad oggi impensabili.

Il protocollo utilizzato per raggiungere l’importante traguardo si chiama XG.fast e apre nuovi scenari.
Nokia è riuscita a “mettere il turbo” alla connettività DSL su rame riuscendo a trasferire 5 Gbps (circa 625 MB/s) ad una distanza di 70 metri dall’armadio stradale e 8 Gbps (1.000 MB/s, 1 GB/s) a 30 metri.

Nokia, con XG.fast fino a 10 Gbps su doppino telefonico
Conosciuto anche con l’appellativo G.fast2, XG.fast si configura quindi come il successore di G.fast e consentirà di trasferire a velocità dell’ordine dei gigabit per secondo anche in configurazioni FTTC.

Mentre un segnale VDSL2 utilizza una frequenza sui 17 MHz, G.fast lavora sui 106 MHz (che possono essere raddoppiati a 212 MHz) mentre XG.fast utilizza lo spettro di frequenze compreso tra 350 e 500 MHz.
La maggiore banda disponibile consente il trasferimento di un quantitativo di dati ancora più ampio. Se, ad esempio, VDSL2 può trasferire 100 Mbps intorno ai 17 MHz, G.fast permette di arrivare fino a 700 Mbps mentre XG.fast consente di abbattere il muro del Gbps.

Nokia, con XG.fast fino a 10 Gbps su doppino telefonico
Utilizzando frequenze più elevate, però, il problema della diafonia (ovvero il rumore o l’interferenza elettromagnetica che si può ingenerare tra più cavi vicini) diventa sempre più rilevante. Per limitare il problema dell’attenuazione del segnale, sia G.fast che XG.fast utilizzano tecniche di vectoring per mantenere il segnale stabile a distanze ragionevoli.

Anche utilizzando il vectoring, comunque, le distanze si accorciano e gli apparati DSLAM devono essere molto più vicini all’utente finale.
In altre parole, giocherà un ruolo sempre più cruciale la distanza tra il “modem” e l’armadio stradale. Entro 100 metri, almeno sulla carta, si può arrivare fino a 700 Mbps con G.fast e ancora di più con XG.fast ma per arrivare fino a 8-10 Gbps con XG.fast l’armadio non dovrebbe distare più di 30 metri.

Nella nazione dove Nokia ha effettuato i suoi test – il Regno Unito – British Telecom conta di raggiungere 10 milioni di immobili con la sua connettività G.fast entro il 2020.
L’operatore inizierà con l’offrire 300 Mbps entro 100 metri dall’armadio stradale all’interno del quale, ovviamente, siano stati installati gli apparati DSLAM per poi aumentare ulteriormente la banda.

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