No, Microsoft non ha abbassato i requisiti minimi di Windows 11

Microsoft ha aggiornato il disclaimer riguardante l'installazione di Windows 11 sui PC che non rispettano i requisiti minimi. Cosa significa e quali problemi possono presentarsi.

A dicembre 2024, Microsoft ha modificato il contenuto del documento di supporto contenente indicazioni circa l’installazione di Windows 11 su PC che non soddisfano i requisiti minimi. L’azienda di Redmond ha aggiunto una dichiarazione di non responsabilità che a molti è parsa come un tentativo di avallare l’installazione di Windows 11 anche sui PC che non rispettano i requisiti:

La dichiarazione di non responsabilità seguente si applica se Windows 11 è installato in un dispositivo che non soddisfa i requisiti minimi di sistema. << Questo PC non soddisfa i requisiti minimi di sistema per l’esecuzione di Windows 11: questi requisiti consentono di garantire un’esperienza più affidabile e di qualità superiore. L’installazione Windows 11 in questo PC non è consigliata e potrebbe causare problemi di compatibilità. Se si procede con l’installazione Windows 11, il PC non sarà più supportato e non avrà diritto a ricevere gli aggiornamenti. I danni al PC per mancanza di compatibilità non sono coperti dalla garanzia del produttore. Selezionando Accetta, l’utente riconosce di aver letto e compreso la presente informativa >>.

I requisiti per l’installazione di Windows 11 restano invariati

È certamente vero che Microsoft ha aggiornato la sua pagina di supporto ma il disclaimer è lo stesso che appare quando si forza l’installazione di Windows 11 su un sistema che non soddisfa i requisiti minimi. L’avviso non compare sempre, ad esempio allo stato attuale non si manifesta quando si installa Windows 11 da zero, ma viene proposto quando si avvia un’installazione in-place del sistema operativo o si usa l’Assistente aggiornamento Windows 11 per aggiornare un sistema Windows 10.

Per Microsoft, l’installazione di Windows 11 è possibile in via ufficiale solo sui sistemi che montano una CPU Intel Kaby Lake di ottava generazione (numero “8” come prima cifra nel modello del processore) o successiva e AMD Ryzen 2000 o seguenti.

Sono inoltre indispensabili, secondo Microsoft, 4 GB di memoria RAM, il chip TPM 2.0, BIOS UEFI con funzionalità Secure Boot abilitata, così come specificato in questo documento, che resta assolutamente attuale. In realtà, però, gli utenti possono eventualmente sfruttare diversi approcci per installare Windows 11 su PC non compatibili.

Cosa succede se si decide di installare Windows 11 su sistemi che non rispettano i requisiti minimi

Un documento ufficiale Microsoft suggerisce addirittura una modalità per installare Windows 11 sulle macchine che non soddisfano i requisiti minimi. I tecnici di Redmond si limitano a citare la modifica sul valore HKLM\SYSTEM\Setup\MoSetup\AllowUpgradesWithUnsupportedTPMOrCPU del registro di sistema.

L’intervento, che permette di caricare Windows 11 sui sistemi che non dispongono di chip TPM 2.0 (o sui quali esso risulti disattivato) e/o di una CPU antecedente a Intel Kaby Lake e AMD Ryzen 2000, è in realtà solo uno dei tanti applicabili per sbloccare l’installazione anche sui sistemi che non usano Secure Boot, che non arrivano a 4 GB di memoria RAM, che non dispongono di almeno 64 GB di spazio su disco.

Chi utilizza macchine virtuali, può facilmente verificare che Windows 11 funziona invece molto bene anche con soli 2 GB di memoria RAM.

Ciò che Microsoft afferma nel suo documento di supporto è quindi un refrain di quanto sempre sostenuto anche in passato. L’azienda di Redmond ribadisce che gli utenti possono installare Windows 11 sui PC che non soddisfano i requisiti ma in questo caso viene meno qualunque tipo di garanzia (compresa quella del produttore del PC). Inoltre, il sistema potrebbe non ricevere più gli aggiornamenti ufficiali.

Windows 11 non riceve più gli aggiornamenti: quali sono?

Microsoft aveva già ammonito in passato tutti gli utenti che installano Windows 11 su hardware che non rispetta i requisiti minimi. L’azienda ha sempre sottolineato che queste installazioni non supportate potrebbero non ricevere gli aggiornamenti.

Fino ad oggi, gli aggiornamenti mensili di Microsoft (ovvero quelli tesi a correggere vulnerabilità di sicurezza) sono sempre puntualmente arrivati anche sulle installazioni di Windows 11 effettuate su macchine sulla carta non compatibili.

Ma allora, quando Microsoft dice “se si procede con l’installazione Windows 11, il PC non sarà più supportato e non avrà diritto a ricevere gli aggiornamenti“, a quali aggiornamenti si riferisce?

Continuare a ricevere gli aggiornamenti per Windows 11

Noi abbiamo la nostra teoria. Poiché Microsoft non lo specifica chiaramente, secondo noi l’azienda di Redmond vuole sottolineare che Windows Update non sarà in grado di recapitare e installare gli aggiornamenti delle funzionalità annuali. In altre parole, chi ha installato Windows 11 23H2 non può aggiornare automaticamente a Windows 11 24H2. Così come chi ha installato Windows 11 24H2 non potrà aggiornare, l’anno prossimo, a Windows 11 25H2.

Il motivo tecnico alla base di questo comportamento lo spieghiamo nell’articolo su come verificare se il PC è compatibile con Windows 11.

In breve, la presenza di alcune voci nel registro di sistema bloccano il passaggio alle successive versioni di Windows 11 proprio perché se un PC era incompatibile a monte, prima dell’installazione del più recente sistema operativo Microsoft, anche successivamente continua a non soddisfare i requisiti minimi.

Nulla vieta, tuttavia, di procedere con l’installazione degli aggiornamenti delle funzionalità successivi (ad esempio Windows 11 24H2 o il futuro Windows 11 25H2) utilizzando la procedura manuale.

Alcune note finali

L’installazione di Windows 11 24H2 (e feature update seguenti) risulta in ogni caso impossibile sui PC che non usano processori a 64 bit o chip che non supportano le estensioni SSE4.2 oltre all’istruzione POPCNT. Ecco, semmai con Windows 11 24H2, Microsoft ha addirittura rafforzato i requisiti minimi rendendo incompatibili alcune CPU di più vecchia fattura.

D’altro canto, non è possibile non registrare come Windows 11 24H2 funzioni addirittura meglio sui sistemi basati su processori di vecchia data. Convincenti le prestazioni di Windows 11 24H2 sui Celeron di 10 anni fa.

Il disclaimer citato in apertura è un “copia e incolla” della formula utilizzata da Microsoft sui PC impostati manualmente dall’utente per forzare l’aggiornamento da Windows 10 a Windows 11, a dispetto dei requisiti minimi non soddisfatti. Se non si agisce sulla configurazione del registro di sistema, come spiegato negli articoli citati in precedenza, non si vedrà mai apparire quell’avviso.

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