Si fa un gran parlare del ritorno della società di Santa Clara nel mercato delle schede video dedicate con la serie Intel Arc. La nuova Arc A770 con 16 GB di VRAM, l’attuale modello più performante, dovrebbe porsi a metà strada tra una RTX 3060 e una RTX 3060 Ti di casa NVidia.
All’inizio di quest’anno aveva destato scalpore la vendita su eBay in Francia, all’asta, di una scheda Intel Larrabee per ben 4.650 euro. Da buona parte della stampa indicata come la prima GPU dedicata di Intel, Larrabee è un interessante tentativo dell’azienda di portare sul versante delle schede video alcuni concetti chiave adoperati in ambito CPU.
Le prime notizie del progetto Larrabee sono databili 2007 ma è soltanto nel 2010 che Intel ha cominciando a proporre la sua GPU, inizialmente solo al settore del calcolo parallelo.
Al progetto Larrabee fu dato il via perché Intel aveva timore di “perdere il treno” nel mercato HPC (high performance computing) a vantaggio di altre GPGPU di altri fornitori. I CUDA core di NVidia, tuttavia, arrivarono un po’ prima (a metà 2007).
Larrabee utilizzava il suo proprio set di istruzioni SIMD incompatibile con qualunque implementazione SSE e AVX utilizzata nelle CPU Intel esistenti.
La GPU Larrabee è stata comunque derivata dai progetti Pentium, adattando 24 o 32 core con multithreading a quattro vie su un singolo chip. Ciascun core aveva un’unità di elaborazione vettoriale a 512 bit e utilizzava un bus a 1.024 bit (512 bit bidirezionale).
Larrabee avrebbe potuto eseguire il suo sistema operativo quindi era un prodotto general-purpose: le scarse prestazioni grafiche se confrontate con la concorrenza portarono però Intel ad abbandonare la GPU.
Su Reddit viene oggi mostrato che un esemplare di Larrabee (non è dato sapere come è stato ottenuto) risulta ancora perfettamente funzionante.
In realtà, tuttavia, la prima GPU dedicata della storia di Intel è la i740 risalente al 1998. Basta su slot AGP era stata progettata e realizzata da un’azienda sotto il controllo diretto di Intel: Real3D. Fu il tentativo, poi fallito, di differenziarsi dai “nomi” di allora: 3dfx, ATI, Matrox e NVidia.