Se le notizie circolate nelle scorse ore che descrivevano Samsung ed Apple sulla via di raggiungere un accordo stragiudiziale in materia di brevetti corrispondessero al vero, arrivano come una vera e propria doccia fredda le nuove contestazioni che il produttore coreano ha mosso nei confronti della Mela. Samsung ha infatti presentato alla corte distrettuale dello stato della California una serie di documenti coi quali la società lamenta la presunta violazione, da parte di Apple, di otto suoi brevetti.
L’azione legale promossa da Samsung appare come una reazione alla causa avviata a febbraio da parte di Apple e che mira ad ottenere dai giudici il blocco delle vendite del Galaxy Nexus negli Stati Uniti (ved. questa pagina per maggiori informazioni).
Secondo gli osservatori, la nuova bordata legale di Samsung nei confronti di Apple potrebbe vanificare quei tentativi di accordo che sembravano essere giunti a buon punto. Walter Isaacson, il biografo di Steve Jobs, aveva registrato una frase pronunciata dal fondatore di Apple che – come tante altre – resterà nella storia: “distruggerò Android perché è un prodotto rubato. Farò una guerra termonucleare su questo” (ved. questa notizia). Bloomberg, dipingendo nei giorni scorsi il ritratto di Tim Cook, nuovo CEO di Apple, aveva fatto riferimento ad un atteggiamento meno spigoloso. Cook riterrebbe le vertenze legali come uno strumento necessario ma sarebbe ben lungi dallo spingersi all’estremo.
Nonostante la strenua battaglia nelle aule dei tribunali, infatti, Apple e Samsung non sono solo aziende “nemiche” che si fronteggiano a suon di quote di mercato. Basti pensare che alcuni componenti realizzati da Samsung hanno spesso costituito la “spina dorsale” per diversi prodotti a marchio Apple: display e processore che equipaggiano l’ultimo modello di iPad sono proprio costruiti dall’azienda coreana.