Secondo iSuppli, azienda specializzata nelle ricerche sulle principali tendenze del mercato, ha dichiarato che, nel giro di quattro anni, la tecnologia Near field communications” (NFC) farà registrare un vero e proprio boom. NFC, sviluppata congiuntamente da Philips e Sony, fornisce connettività senza fili, bidirezionale, entro un brevissimo raggio (dell’ordine dei centimetri). A cosa serve? Integrata negli smartphone di nuova generazione potrà rendere più semplici ed immediati i pagamenti. Tanto che società del calibro di Nokia e Google hanno già cominciato ad integrarla nei rispettivi dispositivi mobili.
Stando a quanto dichiarato dagli analisti di iSuppli, entro il 2014 oltre il 13% di tutti i telefonini in circolazione integreranno la tecnologia NFC con un notevole passo avanti rispetto al 4,1% di quest’anno. “Immaginate di poter pagare il biglietto dell’autobus o della metro dal telefono, acquistare un volo od interagire con un POS od una postazione ATM semplicemente avvicinando lo smartphone il terminale“, ha dichiarato Jagdish Rebello, uno dei principali esperti di iSuppli. “La vera e propria rivoluzione è attesa per il prossimo anno quando la tecnologia NFC diverrà sempre più parte integrante dei telefoni a marchio Nokia e dei dispositivi basati su Google Android“.
Nokia ha infatti annunciato il supporto per NFC in tutti i modelli che saranno rilasciati nel 2011 mentre Google ha abbracciato la stessa tecnologia in Android 2.3 “Gingerbread” (ved. questi articoli) che la società di Mountain View ha presentato – questo mese – contestualmente al nuovo Nexus S.
NFC utilizza una serie di elementi hardware e software per trasformare il telefonino di nuova generazione in una sorta di portafoglio. Eric Schmidt, CEO di Google, riferendosi all'”inedita” metodologia per i pagamenti, aveva usato l’espressione “tap and pay“. E’ infatti sufficiente avvicinarsi al terminale utilizzato, per esempio, per l’emissione di biglietti e documenti di viaggio per addebitare l’operazione sul proprio conto corrente bancario, senza ulteriori intermediari.
Schmidt ha osservato come poter contare su di un sistema di pagamento integrato sul proprio smartphone sia più sicuro che portare con sé un “pezzo di plastica”, riferendosi – ad esempio – alle classiche carte di credito. Anche il numero del conto corrente bancario resterebbe memorizzato sul dispositivo mobile in forma cifrata.
La tecnologia NFC permetterà poi non solo di effettuare acquisti ma anche di ottenere informazioni mentre si viaggia o si cammina per le strade di una città. Si possono, ad esempio, ricevere dettagli sui prodotti in vendita in un negozio, sugli sconti applicati, sui film in proiezione in un cinema od addirittura delle indicazioni di tipo turistico.
Una società svedese sta già testando l’impiego di NFC come chiave di accesso alle stanze di un hotel: gli ospiti della struttura alberghiera ricevono le “chiavi digitali” direttamente sui loro smartphone che utilizzeranno per l’accesso alle camere.