Nei giorni scorsi avevamo dato la notizia dell’accordo stretto tra i principali operatori telefonici nazionali (Pagamenti in mobilità: accordo tra gli operatori su NFC) per il supporto della tecnologia NFC (Near Field Communication).
Durante l’evento NFC & Mobile Money Summit, organizzato dalla GSMA – associazione che rappresenta gli interessi degli operatori mobili di tutto il mondo – e conclusosi ieri a Milano, si sono svolti numerosi test sui pagamenti in mobilità utilizzando semplicemente un cellulare compatibile NFC. Grazie alla cooperazione avviata tra Telecom Italia, Samsung, Intesa San Paolo, Visa, ATM, Ferrovie Trenord, circa 1.000 tester hanno potuto pagare il biglietto dell’autobus, quello del treno, il parcheggio, fare la spesa, acquistare un caffé senza mai estrarre il portafoglio dalla tasca.
L’Italia da un lato è il Paese dei cellulari e degli smartphone, dall’altro resta la nazione “del contante” con una scarsa propensione all’utilizzo della moneta elettronica. Vi ricordate il “No Cash Day” organizzato lo scorso giugno? (No Cash Day: più moneta elettronica e meno contanti): avevamo chiuso il nostro articolo chiedendoci se con l’avvento della tecnologia NFC, in una nazione dove il “mobile” è amatissimo, non si cominci davvero ad utilizzare con maggior frequenza e convinzione gli strumenti di pagamento elettronico.
Siamo ancora agli inizi ma la diffusione dei pagamenti in mobilità, senza l’utilizzo del contante, potrà sicuramente contribuire alla lotta all’evasione riducendo il valore di quell'”economia sommersa” che vale ben 300 miliardi.
Telecom Italia ha annunciato una partnership con Intesa Sanpaolo proprio con l’intento di dare impulso alla diffusione in Italia dei pagamenti tramite telefono cellulare: le prime prove sono state svolte proprio in occasione dell’NFC & Mobile Money Summit milanese. È bastato avvicinare un telefono dotato di chip NFC (ad esempio, un Samsung Galaxy) ad uno speciale POS messo a disposizione da Intesa Sanpaolo per pagare qualunque tipo di prodotto. “Entro fine 2012 verrà avviato un progetto pilota nell’area di Milano, che verrà esteso a tutto il territorio nazionale nei primi mesi del 2013“, si spiega da Telecom Italia sottolineando uno degli aspetti più vantaggiosi: la SIM card funge da ulteriore garanzia per le varie transazioni effettuate. Questa può essere comodamente spostata da un telefono all’altro portando con sé tutti i servizi utilizzati.
“Al fine di agevolare l’integrazione di un numero crescente di istituti che emettono carte e permettere loro di offrire servizi di mobile payment ai propri clienti dotati di una SIM TIM, Telecom Italia è aperta sia all’interconnessione diretta con gli operatori finanziari sia all’interconnessione tramite hub terzi“, ha precisato l’azienda guidata da Franco Bernabè.