NETGEAR fa sapere di aver ulteriormente aggiornato e migliorato il suo sistema Armor. Basato su tecnologia Bitdefender, NETGEAR Armor si occupa di assicurare protezione antimalware, proteggere dalla sottrazione di password e credenziali di accesso, scongiurare furti di identità e molto altro ancora agendo come sistema di protezione centralizzato per tutti i dispositivi collegati alla rete LAN, a valle del router, sia via Ethernet che mediante connessione WiFi.
Armor può essere attivato sul sistema WiFi mesh NETGEAR Orbi oppure sui router Nighthawk RS400, R8000 e R7000P semplicemente scaricando e installando l’ultima versione del firmware per gli stessi dispositivi.
A seconda della configurazione scelta, scaricando e installando l’app Nighthawk per gli omonimi router oppure l’app Orbi, si avrà la possibilità di controllare i dispositivi collegati con la propria rete locale, anche in modalità wireless, e ricevere notifiche sulle eventuali minacce rilevate e bloccate automaticamente, anche quando si fosse lontani dalla LAN.
Il sistema di notifica di NETGEAR Armor avvisa anche quando il sito web che si sta visitando (indipendentemente dal dispositivo adoperato) potrebbe tentare attacchi di phishing, infettare il PC o rubare informazioni personali. Armor, inoltre, protegge attivamente dalle minacce informatiche: il download ransomware, malware e altri tipi di attacchi saranno bloccati a livello centralizzato prima che possano bersagliare PC desktop, notebook e dispositivi mobili.
Tramite le applicazioni si potranno verificare anche le prestazioni della rete e attivare restrizioni parental control così da bloccare l’accesso a Internet in determinati orari o limitare la consultazione di specifiche categorie di siti web.
NETGEAR Armor consente inoltre di effettuare periodicamente una scansione di tutti i dispositivi connessi con il router accertando la presenza di eventuali vulnerabilità. I criminali informatici sono infatti costantemente alla ricerca di nuovi modi per raggiungere dispositivi appartenenti al mondo Internet delle Cose (IoT).
L’appellativo “smart”, infatti, non va sempre a braccetto con il tema “sicurezza informatica”: abbiamo più volte sottolineato come dispositivi “insospettabili” come termostati, luci, prese di corrente e telecamere IP possano essere utilizzati quale “testa di ponte” per guadagnare accessi non autorizzati, aggredire gli altri client collegati in rete e sottrarre o danneggiare i dati altrui: vedere I dispositivi IoT sono diventati il principale obiettivo dei criminali informatici e Sicurezza informatica, come difendersi dalle minacce più moderne in ufficio e in azienda.
La soluzione proposta da NETGEAR non solo informa gli utenti circa la presenza di eventuali vulnerabilità a livello di singolo dispositivo ma verifica anche la presenza di porte aperte, la lunghezza delle password, le versioni del firmware e altri potenziali punti deboli nella sicurezza della rete.