Google ha pensato ad un trattamento speciale per cercare di rimpolpare le proprie casse tramite gli abbonamenti a Netflix. Dalla battaglia legale con Epic Games, infatti, è venuto fuori che nel 2017 Big G ha proposto al colosso dello streaming una “tariffa speciale” del 10% sui pagamenti in-app tramite l’app per Android (consentendogli così di trattenere il 90% dei ricavi, ndr).
Google ci ha provato, Netflix ha rifiutato: i dettagli sull’accordo proposto da Big G
Chiunque abbia uno smartphone o un tablet Android e sia un appassionato di serie TV, film e documentari, saprà di sicuro che oggi non è più possibile abbonarsi a Netflix tramite l’app scaricabile gratuitamente dal Play Store. In passato però non era così, perché – stando ad una deposizione video del 2022 ma trasmessa solo in queste ore in tribunale – prima l’azienda in rosso pagava il 15% di commissioni.
La società di Los Gatos, poi, dopo esser stata costretta a rimuovere il suo metodo di pagamento dall’app (per via delle norme del Play Store), ha deciso di eliminare completamente la possibilità di abbonarsi tramite app. A quel punto, piuttosto che rischiare che Netflix incassasse il 100% dei ricavi, Google si è fatta avanti con lo speciale accordo del 10% citato in apertura. Nel caso in cui questo fosse andato in porto, Netflix sarebbe diventato “un partner di sviluppo della piattaforma” così come previsto da un programma chiamato “LRAP++”.
Netflix non ha accettato la proposta e non paga a Google alcuna commissione. Invita infatti a passare dal Play Store per scaricare l’applicazione e ad abbonarsi al servizio tramite un qualsiasi browser mobile.
Un portavoce di Google, raggiunto da The Verge, ha confermato il tutto e ha spiegato che è normale che Google offra tariffe diverse agli sviluppatori. «Non è un segreto che il Google Play Store offra una serie di tariffe che tengono conto […] di aspetti economici di diversi settori o app verticali, come lo streaming video», ha affermato. Il Play Media Experience, ad esempio, prevede che le app che offrono video, musica e libri possano pagare anche solo fino al 10% di commissioni.
Dai documenti condivisi in aula, è emerso anche un altro tentativo di accordo avanzato da Google in passato. Il colosso di Mountain View, infatti, aveva provato a convincere Epic Games a pubblicare il popolarissimo Fortnite sul Play Store.